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Herpes labiale

A cura di
Michele
Tiano

L'herpes labiale è un'infezione virale molto contagiosa che si trasmette tramite il contatto diretto con l'area infetta, e tende a ricomparire periodicamente. Il dermatologo spiega di cosa si tratta e come prevenirlo.

Che cos'è l'herpes labiale?

L'herpes labiale o herpes labialis (anche noto come "febbre delle labbra" o "febbre sorda") è un'infezione virale molto contagiosa causata dall'herpes simplex di tipo 1 che si manifesta principalmente sulle labbra, ma può interessare anche naso, guance, mento e palato.

Si trasmette tramite il contatto diretto con l'area infetta.

Tra gli herpes virus conosciamo:

  • Herpes simplex tipo 1 (HSV-1), responsabile dell'herpes al labbro
  • Herpes simplex tipo 2 (HSV-2), responsabile dell'herpes genitale
  • Virus varicella zoster (HZVV), responsabile della varicella e dell'herpes zoster
  • Epstein-Barr virus (EBV), responsabile della mononucleosi infettiva

Circa il 70% della popolazione presenta nel sangue anticorpi contro l'herpes virus, che testimoniano almeno un incontro nel corso della vita.

Quali sono i sintomi?

L'herpes simplex labiale si manifesta inizialmente come una sensazione di formicolio, bruciore e pizzicore, a cui seguono vescicole ripiene di siero chiaro, sottese da eritema di fondo, che tendono a riunirsi a grappoli. Alla comparsa delle vescicole può associarsi dolore, prurito e perdita della sensibilità. Successivamente le vescicole si rompono e si ricoprono di crosticine sieroematiche per risolversi nell'arco di 7-10 giorni senza lasciare, nella maggior parte dei casi, cicatrici o segni.

Più in dettaglio, l'evoluzione dell'herpes labiale può essere suddivisa in 4 fasi sintomatiche:

  • Fase prodromica, precedente alla manifestazione delle vescicole, caratterizzata da una sensazione di tensione e formicolio in corrispondenza della zona cutanea colpita, che nel giro di 48 ore può trasformarsi in pizzicore o in bruciore
  • Fase infiammatoria, caratterizzata dall'eruzione di piccole macchie rosse che con il tempo si ingrossano riempiendosi di un liquido giallognolo e formando delle vescicole disposte a grappolo del diametro di 2-5 mm. Si tratta della fase di maggiore contagiosità, della durata di 2-3 giorni
  • Fase ulcerosa, in cui le vescicole tendono a scoppiare lasciando fuoriuscire il liquido infettivo contenuto al loro interno e andando a formare un'unica ulcera che può creare difficoltà nel compiere azioni quotidiane come bere e lavarsi i denti
  • Formazione della crosta laddove vi era la lesione, cui si associano prurito e secchezza, che sono spesso causa di piccole ferite sanguinanti. In questa fase, al di sotto del nuovo strato superficiale comincia a rigenerarsi la pelle, che emergerà dopo la caduta della crosta. Lo stadio finale si protrae per 3-4 giorni, e risulta essere il meno contagioso

In alcune persone la comparsa dell'herpes si accompagna a disturbi influenzali quali:

Cosa causa l'herpes labialis?

Dopo il primo evento infettivo, l'HSV rimane latente nell'organismo all'interno dei gangli nervosi e periodicamente può riattivarsi causando nuovamente i sintomi.

La riattivazione del virus può avvenire:

  • In situazioni di stress psicofisico
  • In presenza di episodi infettivi
  • In seguito ad esposizioni prolungate alla luce solare
  • In concomitanza del ciclo mestruale e nelle situazioni di squilibrio ormonale 
  • In tutte quelle condizioni di indebolimento del sistema immunitario (AIDS, chemioterapia)

Come si diagnostica l'herpes labiale?

La diagnosi dell'herpes labiale può essere effettuata dal medico di base tramite l'osservazione delle lesioni sul volto del paziente.

In alcuni casi (come nelle donne in gravidanza, in pazienti immunodepressi o di fronte a manifestazioni gravi o atipiche), per avere conferma della diagnosi si può decidere di ricorrere a delle analisi del sangue, finalizzate a rilevare gli anticorpi al virus herpes simplex, o di andare a ricercare l'agente virale all'interno di un campione di materiale biologico. Si tratta tuttavia di procedure non necessarie nella maggioranza dei casi.

Come curare l'herpes labiale velocemente?

Non esiste attualmente una cura che sia in grado di estirpare il virus dalle cellule nervose in cui si deposita in fase quiescente, e dunque di eliminare in modo definitivo l'herpes labiale. Si può accelerare tuttavia il processo di guarigione con alcuni farmaci e accorgimenti.

La terapia per l'herpes labiale prevede l'uso di trattamenti antivirali per via sistemica definiti dallo specialista sulla base dell'estensione e dall'intensità dell'infezione, oltre che dallo stato generale di salute del paziente. Dopo la disinfezione vanno applicate creme antibiotiche atte a prevenire la sovrainfezione batterica.

Tra i rimedi per curare l'herpes labiale alla bocca e in altre zone del viso vi sono inoltre:

  • L'applicazione di ghiaccio sulla zona colpita per aiutare a ridurre il gonfiore
  • L'uso di un gel astringente a base di cloruro di alluminio per facilitare la riparazione della cute
  • L'utilizzo di cerotti da applicare sulle lesioni per evitare di venirci in contatto e di diffondere l'infezione con le mani

Si può prevenire?

È importante, per le persone che soffrono di herpes al labbro, proteggere le labbra con filtri solari ad alta protezione in caso di esposizione al sole. In caso di presenza di lesioni cutanee attive il consiglio è di non grattarsi e di evitare di toccare altre mucose, quindi lavarsi spesso le mani. La rottura delle vescicole può infatti portare a un'estensione dell'infezione erpetica ad altre zone del corpo e dunque a una sovrainfezione.

È buona norma cercare di evitare le situazioni che possono scatenare il disturbo, come per esempio l'esposizione alla luce solare senza un adeguato schermo protettivo, il fumo di sigaretta e lo stress.

Le persone colpite da infezione da HSV sulle labbra dovrebbero evitare di baciare gli altri sin dai primi sintomi (dal formicolio o, se non compare, dalle prime vescicole) e fino a quando l'ulcera non è completamente guarita. Per lo stesso motivo, non dovrebbero condividere gli stessi bicchieri, posate, asciugamani, rasoi, cosmetici e altri oggetti che potrebbero fungere da vettore di contagio.