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La dispnea

A cura di
Bruno
Andreuzzi

La dispnea indica una difficoltà a respirare. Spesso è sintomo di malattie respiratorie o cardiovascolari, ma può avere anche cause psicologiche. Scopriamo di cosa si tratta e come si diagnostica.

Cos'è la dispnea? Significato e caratteristiche

Il termine dispnea sta a significare una difficoltà respiratoria che provoca una sensazione di sofferenza alla persona che la avverte. Si tratta di un sintomo che può presentarsi solo sotto sforzo (si parla in questi casi di dispnea da sforzo) o anche a riposo. Può inoltre essere di tipo sospiroso, cioè caratterizzato dalla necessità di fare occasionali respiri profondi, con cui il fiato torna. Quest'ultima tipologia è in genere associata all'ansia

A seconda della modalità e delle tempistiche con cui compare, la dispnea si distingue in acuta (di insorgenza rapida) o cronica (di lenta insorgenza).

Che sintomi dà la dispnea?

La dispnea può essere percepita in modo diverso a seconda del soggetto che ne viene colpito: generalmente viene definita come una sensazione di affanno o di fiato corto, come un peso sul petto, una fame di aria, come l’incapacità di fare un respiro profondo o come un vero e proprio soffocamento.

Dal momento che coinvolge numerose terminazioni nervose, oltre allo specifico sintomo respiratorio provoca inoltre un malessere esteso a tutto il corpo.

Dispnea: cause possibili

La dispnea è un sintomo che può essere associato a diverse malattie. Spesso è uno tra le prime manifestazioni di una patologia alle vie respiratorie, ma può essere legata anche a malattie cardiache o a disturbi di tipo emotivo-psicologico, generati da stress o ansia. Tra le cause più comuni di dispnea si ricordano: 

  • Malattie polmonari, quali bronchite (sia acuta che cronica); polmonite; enfisema polmonare; pneumotorace; pleurite; embolia polmonare; broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO); asma; fibrosi cistica
  • Malattie cardiache e vascolari, come insufficienza cardiaca/scompenso cardiaco; malattie congenite; ischemia o infarto miocardico; tachicardie rapide (cuore che batte molto velocemente)
  • Patologie muscolari/neuromuscolari
  • Anemia
  • Malattie della tiroide
  • Intossicazioni (per esempio da ossido di carbonio, come negli incendi) o allergie
  • Inalazione di corpi estranei in trachea: un caso che coinvolge tipicamente i bambini (si pensi all’inalazione della classica caramella o di piccoli oggetti), ma può interessare anche gli adulti
  • Stati di ansia
  • Depressione e attacchi di panico

La dispnea può presentarsi inoltre in modo fisiologico in caso di sforzi intensi (che comportano un aumento del lavoro respiratorio) o di sovrappeso, in soggetti sedentari che cominciano a fare attività fisica (“decondizionamento”) e in gravidanza.

Tra i maggiori fattori di rischio connessi alla dispnea compaiono l’età avanzata e il fumo di sigaretta.

Dispnea: quando consultare il medico?

Nei casi in cui la mancanza di respiro si presenti in modo improvviso e non accenni ad attenuarsi dopo pochi istanti è fondamentale contattare subito il pronto soccorso

In particolare vanno considerate campanelli d’allarme le seguenti circostanze:

  • Il respiro affannoso si presenta a riposo
  • L’affanno è accompagnato da dolore toracico
  • La respirazione diventa più veloce
  • La persona entra in stato confusionale
  • La persona è costretta a sedersi per riprendere fiato
  • Il soggetto è cardiopatico
  • La dispnea colpisce un bambino nato prematuro

Come si diagnostica?

Come per tutti i sintomi, per eseguire un’adeguata diagnosi è indispensabile un'accurata anamnesi, cioè il racconto preciso delle malattie di cui si è a conoscenza e delle situazioni associate al disturbo. Segue poi un esame obiettivo, ovvero una scrupolosa visita di carattere generale ma anche più attenta a quanto emerso dalla anamnesi.

Sulla base dell’esito di anamnesi ed esame obiettivo si decidono eventuali esami strumentali. In genere si procede quasi sempre a effettuare una radiografia del torace (se necessario anche una TAC) ed una misurazione della saturazione di ossigeno, cioè della quantità di ossigeno presente nel sangue.

Ulteriori accertamenti dipenderanno da quanto risultato da queste prime indagini: le possibilità sono moltissime. Fra gli esami più utilizzati ci saranno:

  • Emogasanalisi, che permette di misurare tutti i gas del sangue
  • Esami di laboratorio (emocromo, funzionalità della tiroide…)
  • Spirometria (cioè valutazione della capacità polmonare e dei flussi dell' aria attraverso bronchi e polmoni)
  • Elettrocardiogramma ed ecocardiogramma per valutare eventuali malattie cardiache
  • Prova da sforzo (eventualmente associata alla spirometria: prova da sforzo cardiopolmonare) per valutare il reale grado di compromissione del respiro

Come si combatte la dispnea?

Come per tutti i sintomi, non si cura la dispnea, ma la malattia/condizione a causare dispnea.

In caso di dispnea di origine ansiosa, potrebbe essere sufficiente riposare e provare a rilassarsi. Nel caso di disturbi respiratori influenzati da un fisico fuori forma o da problemi metabolici, la ripresa sarà agevolata dalla scelta di uno stile di vita sano ed equilibrato.

Qualora il disturbo fosse indotto invece da disfunzioni o insufficienze di carattere polmonare, cardiaco o di altra tipologia bisognerà seguire scrupolosamente le indicazioni terapeutiche del medico