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Psicologo infantile: chi è, di cosa si occupa


Lo psicologo infantile può essere utile, e risolutivo, per le problematiche relative allo sviluppo del bambino. Perché è utile rivolgersi a questa figura? Quando serve andarci?

Che figura è lo psicologo infantile?

Lo psicologo infantile, e della età evolutiva, è una figura che si occupa di studiare la psicologia del bambino insieme a:

  • comportamento
  • processo della crescita
  • sviluppo della personalità.

La psicologia dell’infanzia si specifica in tre fondamentali momenti della crescita:

  • 0 fino ai 3 anni, con la psicologia di età evolutiva e prima infanzia
  • 2 fino ai 6 anni, e si parla di seconda infanzia
  • 7 fino ai 10 anni, il periodo definito fanciullezza.

Cosa fa lo psicologo infantile?

Andare dallo psicologo infantile significa relazionarsi con un professionista che si occupa di aiutare i bambini e le loro famiglie a superare i disagi e le difficoltà emotive, comportamentali e di sviluppo. Il primo aspetto di cui tenere conto è il seguente: portare un bambino dallo psicologo infantile è solo il primo passo lungo la via del benessere mentale, affettivo e comportamentale dei più piccoli.

Spesso infatti ad essere coinvolti nelle sedute sono anche i genitori o, più in generale, i caregiver del bambino. Lo psicologo infantile lavora innanzitutto attraverso colloqui psicologici sia con i genitori sia con la famiglia; ulteriori colloqui psicologici vengono svolti con il bambino.

Quindi si procede con l’osservazione della copia genitore e bambino, dell’ambiente in cui lui vive. In seguito, prima di decidere il percorso terapeutico che necessita della collaborazione di genitori e caregiver, vengono somministrati test psicodiagnostici, oltre che neuropsicologici.

Quando un bambino ha bisogno dello psicologo?

È normale che durante l’intero dello sviluppo, soprattutto nei momenti critici di cambiamento come:

  • ingresso in una scuola nuova
  • cambiamento nella struttura familiare in seguito ad un lutto, al divorzio o alla separazione dei genitori
  • cambiamento d’ambiente di vita

i bambini e gli adolescenti esprimano difficoltà a mantenersi sufficientemente sereni. I segnali di queste difficoltà possono essere i più vari: il bambino è irritabile, piange per niente, oppure è aggressivo. Il sonno è disturbato, oppure il bambino rifiuta il cibo. O ancora, il rendimento scolastico ha subito un calo, il bambino evita i rapporti sociali, o è apatico, sembra rifugiarsi in un suo mondo.

I genitori giustamente si preoccupano, e rientra nei loro compiti comprendere in prima battuta cosa non va. Solitamente infatti le situazioni di disagio tendono a risolversi in breve quando il motivo è comprensibile, contingente e facilmente modificabile.

Problematiche di cui si occupa lo psicologo infantile

La psicologia infantile può, in ogni caso, aiutare nel trattare problematiche anche molto importanti e gravose per i più piccoli. Problematiche che hanno dinamiche complesse, radici profonde e non riescono a risolversi spontaneamente:

Come aiutare un bambino con problemi comportamentali?

Problemi comportamentali quali il disturbo oppositivo provocatorio o i disturbi della condotta sono le tipiche problematiche che richiedono il punto di vista di uno psicologo specializzato nell’età infantile.

Il percorso terapeutico

L’iter della consultazione prevede un primo colloquio di approfondimento della situazione con i genitori. Poi i genitori, insieme all’operatore, individueranno le fasi successive che saranno, a seconda della necessità, ulteriori colloqui di supporto al ruolo genitoriale e incontri col bambino, o l’adolescente, per una valutazione psicodiagnostica.

Solo in caso di necessità, potrà essere intrapresa una psicoterapia per il minore.

Quanto costa lo psicologo infantile?

Il costo del primo colloquio con uno psicologo infantile, primo colloquio che può avvenire anche con uno psicologo infantile online, è di 50 euro.