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Allenarsi in modo sicuro ed efficace

A cura di
Paolo
Pezzali

I consigli dell'osteopata per allenarsi in maniera efficace e sicura, prevenendo gli infortuni e mantenendo una buona mobilità articolare

È risaputo, e molti studi scientifici lo dimostrano, che lo sport e l'attività fisica in generale mantengono il nostro corpo in salute. Lo sport migliora la funzionalità del sistema cardio-circolatorio, cardio-respiratorio e muscolo-scheletrico e permette di tenere sotto controllo il peso; inoltre anche la mente ne beneficia.
Non importa di quale attività si tratti: l'importante per tutti, a qualsiasi età, è fare movimento

PER UN APPARATO MUSCOLO-SCHELETRICO SEMPRE IN FORMA

Purtroppo la vita lavorativa porta a trascorrere molte ore seduti davanti a un computer, e, quando si torna a casa, ci si siede sulla poltrona a guardare la tv.
Queste posizioni statiche e mantenute per molte ore con il tempo causano una forte rigidità della colonna vertebrale, in particolare del tratto di colonna cervicale e lombare. Le curve fisiologiche si modificano, e questo predispone alla comparsa di tutti quei sintomi che chiamiamo comunemente mal di schiena (lombalgia) e cervicale (cervicalgia).
La sedentarietà porta anche a una quasi totale inattività della muscolatura, in particolare degli arti inferiori e della colonna: con il tempo le strutture muscolari portanti perdono efficacia e non sono più in grado di sostenere la struttura corporea.

ALLENARSI IN MODO SICURO ED EFFICACE

La frequenza delle sedute di allenamento dovrebbe essere non inferiore a due volte a settimana.
È di fondamentale importanza allenarsi con costanza, perché questo migliora il rendimento del nostro “motore”, che deve funzionare bene sia a 100 k/h sia a 200k/h.
Se ipotizziamo un allenamento di un'ora, i primi 10 minuti dovrebbero essere dedicati al riscaldamento, i successivi 40 minuti all'allenamento più intensivo, e gli ultimi 10 al defaticamento, che deve prevedere una parte di stretching per ripristinare il giusto tono muscolare dopo lo sforzo. Quindi l'allungamento può essere fatto nella prima fase, ma assolutamente non può mancare nella fase finale.
Lo stretching può essere fatto in tanti modi: il più semplice è mantenere la posizione di allungamento per 30"/1', attendere il rilasciamento muscolare e poi eventualmente proseguire con un ulteriore allungamento.
Non bisogna mai sentire male durante l'esecuzione di questi esercizi, al massimo un po' di fastidio e tensione. 

PREVENIRE GLI INFORTUNI

Lo sport può anche nuocere alla salute: se non ci prepariamo adeguatamente, sottoponiamo il nostro corpo a uno stress eccessivo e rischiamo di fare danni, alcune volte anche irreparabili. Prepararsi adeguatamente vuol dire allenarsi, ma anche condurre una vita senza eccessi: ridurre l'assunzione di alcol, alimentarsi in modo sano ed eliminare il fumo potrebbero esseri i primi passi in questa direzione.
Ogni sport, inoltre, coinvolge distretti articolari differenti.
Nel jogging e nel calcio i continui e ripetuti traumi dagli arti inferiori al bacino e alla colonna rendono necessario assicurare una buona mobilità e la giusta tensione muscolare sugli arti inferiori, in modo da evitare sollecitazioni anomale delle inserzioni tendinee.
Nel ciclismo la posizione in sella e la lunga durata della competizione sovraccaricano la colonna e tendono a farle perdere mobilità. Importante è quindi “scaricare” la colonna attraverso l'allungamento.
Nel nuoto, anche se c'è meno carico a livello scheletrico perché in acqua pesiamo meno, le articolazioni degli arti superiori sono notevolmente sollecitate. Bisogna quindi favorire una buona mobilità dell'articolazione scapolo-omerale, della colonna dorsale e della colonna cervicale.
In palestra l'attenzione deve essere massima, perché si utilizzano dei sovraccarichi che, se non gestiti in modo corretto, possono causare problematiche al sistema muscolo scheletrico. La priorità sarà quella di allungare i principali distretti muscolari coinvolti nell'allenamento e mantenere una colonna vertebrale quanto più flessibile per adeguarsi ai sovraccarichi.

IL TRATTAMENTO OSTEOPATICO PER LO SPORTIVO

L'osteopatia è una scienza terapeutica naturale, fondata su una conoscenza precisa della fisiologia e dell'anatomia del corpo umano. Si serve di ogni mezzo manuale di diagnosi per evidenziare le disfunzioni e l'assenza di mobilità dei tessuti che comportano un'alterazione dell'equilibrio generale dell'individuo. L'osteopatia sollecita al meglio le risorse proprie dell'individuo, considerato nella sua globalità.
Lo scopo del trattamento osteopatico nello sportivo è riequilibrare il corpo sottoposto anche a notevoli sollecitazioni con un'azione preventiva o curativa.
A livello preventivo l'osteopata intercetta gli eventuali schemi corporei disfunzionali che possono facilitare un trauma o sollecitare solo alcuni distretti corporei, e quindi procurare forme di infiammazioni croniche come tendiniti.
A livello curativo lo scopo è ripristinare la mobilità eventualmente persa. Mantenere la buona mobilita di ogni articolazione corporea permette infatti di compiere nel miglior modo possibile il gesto sportivo, di avere un'ottima coordinazione, di risparmiare energia, e quindi di ottimizzare le prestazioni.