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Allergie alimentari nei bambini

A cura di
Paolo
Minelli

L'allergia alimentare è una forma specifica di intolleranza ad alimenti o a componenti alimentari attivata dal sistema immunitario. Può colpire anche i bambini.

COS'È L'ALLERGIA ALIMENTARE?

L'allergia alimentare è una forma specifica di intolleranza ad alimenti o a componenti alimentari attivata dal sistema immunitario. Un allergene (proteina presente nell'alimento a rischio che nella maggioranza delle persone è del tutto innocua) innesca una catena di reazioni esagerate ed improvvise da parte delle nostre difese immunitarie che proteggono il corpo dalle proteine estranee dannose. L'allergia alimentare colpisce il 3-7% dei bambini anche se, nella maggior parte dei casi, viene superata con l'età scolare. Le allergie agli alimenti o ai componenti alimentari sono spesso ereditarie e vengono in genere diagnosticate nei primi anni di vita.

COS'È L'INTOLLERANZA ALIMENTARE?

L'intolleranza alimentare coinvolge il metabolismo ma non il sistema immunitario. Un tipico esempio è l'intolleranza al lattosio: le persone che ne sono affette hanno una carenza di lattasi, l'enzima digestivo che scompone lo zucchero del latte.

COSA ACCADE AL BAMBINO DURANTE UNA REAZIONE ALLERGICA?

In una vera reazione allergica, l'organismo del bambino produce anticorpi per disattivare l'allergene ed eliminarlo dal corpo. Si tratta di una reazione immediata e localizzata. Tuttavia, alcune reazioni allergiche impiegano varie ore o addirittura giorni a manifestarsi dopo l'esposizione ad una proteina estranea; in questo caso si parla di "reazioni di ipersensibilità ritardata"

QUALI SONO I SINTOMI?

  • Respiratori: naso che cola o congestione nasale, starnuti, asma (difficoltà a respirare), tosse, respiro affannoso-sibilante
  • Cutanei: gonfiore di labbra, bocca, lingua, faccia e/o gola (angioedema), orticaria, eruzioni cutanee o rossori, prurito, eczema
  • Gastrointestinali: crampi addominali diarrea, nausea, vomito, coliche
  • Sistemici: shock anafilattico (grave shock generalizzato)

Fortunatamente, la maggior parte delle risposte allergiche agli alimenti è relativamente lieve, ma in un numero limitato di persone si verifica una reazione violenta che può essere letale e che prende il nome di anafilassi.

QUALI BAMBINI SONO A RISCHIO DI ALLERGIE ALIMENTARI?

Nei neonati che hanno un genitore allergico il rischio di sviluppare un'allergia alimentare è due volte superiore rispetto ai neonati i cui genitori non soffrono di allergie. Il rischio aumenta da quattro a sei volte se entrambi i genitori sono allergici. In base ai dati raccolti, l'allattamento al seno, comparato con l'alimentazione artificiale, ridurrebbe il rischio di allergia alimentare.

Nei neonati con parenti stretti che soffrono di allergie, il solo allattamento al seno per 4-6 mesi sembra sufficiente a fornire una certa protezione.

QUALI SONO GLI ALLERGENI ALIMENTARI PIÙ COMUNI?

Tra gli alimenti più comuni che provocano allergia troviamo latte, uova, arachidi, soia, frutta oleosa, nichel. A questi si aggiungono cibi ricchi di istamina come pomodoro, birra, formaggio stagionato e fermentato, spinaci, funghi, cioccolato, tonno in scatola e cibi istamino liberatori: fragole, ecc.

I cibi tendenzialmente allergizzanti: pesche, arance, uova, soia, latte vaccino, pesce, kiwi, crostacei.

COME SI DIAGNOSTICA L'ALLERGIA?

Se si sospetta allergia è bene sottoporre il bambino ai test cutanei (test percutanei o prick-test) o test di provocazione.