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Emiplegia (paralisi parziale o completa di una metà del corpo)


L'emiplegia è una patologia neurologica caratterizzata dalla paralisi parziale o completa di una metà (destra o sinistra) del corpo. I trattamenti fisioterapici possono aiutare nel recuperare almeno in parte la capacità di autonomia della persona.

Che cos’è l’emiplegia

Con il termine emiplegia si intende una sindrome caratterizzata dalla paralisi parziale (emiparesi) o completa (emiplegia) di una metà del corpo (emisoma), dovuta a una lesione del sistema nervoso centrale.

Cause emiplegia

La causa scatenante dell’emiplegia è la mancata irrorazione sanguigna del cervello e questo può avvenire a seguito di embolie ed emorragie. 

Le principali cause che portano a questa sindrome sono di tipo:

  • Vascolare, come conseguenza di un ictus, ischemie, emorragie cerebrali
  • Tumorale
  • Traumatico

I segni motori e sensitivi che si manifestano, e la loro intensità, sono legati all'area colpita dalla lesione cerebrale.

Sintomi dell’emiplegia

I sintomi dell’emiplegia e la loro gravità variano a seconda della zona cerebrale colpita.  Si parla di deficit motorio e sensitivo, il quale può essere o meno associato ad altri segni come:

Prognosi dell’emiplegia

Una prognosi relativa al recupero funzionale dell'emiplegico è di difficile definizione in quanto sono molteplici le variabili che concorrono: 

  • entità del danno subito dal sistema nervoso centrale, ad esempio sarà difficile la riabilitazione per quei soggetti colpiti da ictus che ne hanno compromesso le funzioni legate alla capacità di comprensione
  • fattori socio-culturali, come la possibilità di tornare a condurre una vita regolare (casa, famiglia, amici, lavoro)
  • fattori economici, l’opportunità di seguire programmi ed esercizi di riabilitazione coordinati da personale esperto e preparato
  • patologie precedenti
  • fattori psicologici, predisposizione, capacità e motivazione nell’affrontare le difficoltà

Diagnosi per identificare l’emiplegia

Per poter trattare questa sindrome e attivare un programma di riabilitazione idoneo per il soggetto in questione, è necessario individuare il prima possibile la lesione responsabile che potrebbe interessare il cervello quanto il midollo spinale. Gli esami ai quali si ricorre sono sia la TAC che la risonanza magnetica.

Come si può curare: i rimedi contro l’emiplegia

I trattamenti fisioterapici dedicati ai pazienti con emiplegia hanno lo scopo di ripristinare la funzionalità della parte lesa quindi migliorare il movimento, la funzionalità vescicale e intestinale, il recupero cognitivo e della forza muscolare. Tutto questo è necessario per rendere il paziente il più autonomo possibile nel momento del ritorno alla vita quotidiana.

Prima di iniziare gli esercizi per il recupero fisico, è necessario che il paziente sia in grado di alzarsi in piedi e mantenere una posizione seduta, e il metodo più idoneo per esercitarsi in questo è l’utilizzo delle sbarre parallele. Questo aspetto è importante anche dal punto di vista psicologico.

Gli esercizi di deambulazione sono necessari per recuperare un’andatura sicura e non per ristabilire una normale deambulazione, aspetto che potrebbe essere complicato da correggere poiché il soggetto potrebbe presentare tra le varie problematiche, anche debolezza muscolare e spasticità nei movimenti (che potrebbero risultare anche dolorosi e soprattutto debilitanti), rischiando eventuali cadute e complicazioni dovute a fratture dell’anca.

Come prevenire l’emiplegia

Per prevenire l’emiplegia può essere consigliabile:

  • seguire uno stile di vita sano che include un’alimentazione corretta, il non fumare e il non bere alcolici
  • evitare lo stress emotivo e l’affaticamento fisico
  • eseguire controlli medici periodici