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Dermatite seborroica, cause e rimedi


La dermatite seborroica è una patologia infiammatoria cutanea a carico, principalmente, del volto e del cuoio capelluto. Quali sono le cause, e che rimedi sono possibili?

Cos’è la dermatite seborroica?

Con il termine dermatite seborroica si indica una malattia infiammatoria, piuttosto comune, relativa alle zone ricche di ghiandole sebacee, zone quali lo sterno, il cuoio capelluto e il volto.

La dermatite seborroica può manifestarsi con una certa frequenza nei bambini, solitamente nell’arco di tempo dei primi 3 mesi di vita. Quando si manifesta in età pediatrica, viene denominata crosta lattea. Passati i tre mesi, i sintomi che caratterizzano la dermatite seborroica si inquadrano più propriamente in sebopsoriasi.

Si tratta comunque di una patologia cronico-recidivante, che tende a durare nel tempo e alterna episodi di remissione a episodi di riacutizzazione. Secondo gli ultimi studi, il picco di incidenza accade durante l’età infantile e l’adolescenza; nei maschi intorno ai 30 anni, nelle femmine intorno ai 40 - 50 anni.

Quali sono i sintomi della dermatite seborroica?

La sintomatologia si sviluppa con una certa gradualità. I primi due sintomi sono una desquamazione secca diffusa o altrimenti untuosa, una desquamazione che interessa il cuoio capelluto.

Si tratta, con espressione non tecnica, di forfora, che può interessare anche la barba nella popolazione maschile. Tra gli altri sintomi possono essere indicati bruciore e prurito, con intensità variabile. Nei casi più gravi possono manifestarsi delle papule di colore rosso-giallo e squamose

Quando sono colpiti i neonati, possono presentarsi:

Negli adulti, può manifestarsi anche nella zona del pube, sui bordi della palpebra, tra le sopracciglia e sui condotti uditivi esterni, ovvero i canali di collegamento tra padiglione auricolare e superficie laterale del timpano.

La dermatite seborroica, che prende l’avvio dal cuoio capelluto, può comunque estendersi anche al collo e alla regione ascellare.

Perché si prende la dermatite seborroica?

Le cause della dermatite seborroica non sono state ancora accertate in modo univoco. È possibile che l’eccesso di sebo, tipico delle zone interessate da questa patologia, crei di fatto un microambiente adatto alla proliferazione della Malassezia furfur, un lievito che si trova normalmente sulla superficie della cute.

Questo lievito è responsabile della produzione di acidi grassi infiammatori, che a loro volta sono responsabili della infiammazione cutanea.

Vengono poi annoverati anche altri fattori scatenanti:

  • squilibri ormonali
  • stress
  • farmaci quali corticosteroidi
  • depressione
  • predisposizione genetica.

Quando si manifesta nei neonati, la causa della dermatite seborroica può essere ricondotta agli androgeni, ormoni maschili che sono trasmessi per mezzo della placenta. La loro azione verso la pelle termina proprio alla fine dei primi 3 mesi di vita. 

Come capire se si ha la dermatite seborroica?

La diagnosi di dermatite seborroica può avvenire attraverso l’esame obiettivo dello specialista durante una visita dermatologica.

Oltre all’osservazione dell’aspetto clinico delle lesioni cutanee, è possibile svolgere un esame istologico di un campione tissutale. Per mezzo della lampada di Wood a raggi ultravioletti, diretta sulle aree interessate, è quindi possibile per lo specialista osservare le colonie di Malassezia furfur, che si presentano con una fluorescenza dorata.

Da quali malattie cutanee va distinta?

La dermatite seborroica deve essere differenziata da due ulteriori patologie a carico della cute:

  • la dermatite atopica, che presenta essudazione e infiammazione più lievi, con rischio inferiore di incorrere in sovrainfezioni batteriche. Nella dermatite atopica, inoltre, è presente un prurito piuttosto spiccato, a differenza del prurito più “tollerabile” della dermatite seborroica
  • la sebopsoriasi, che si manifesta nel primo trimestre del neonato. Anche in questo caso c’è molta meno essudazione, e l’eritema risulta ricoperto con uniformità da squame di colore biancastro.

Trattamento della dermatite seborroica

Nel caso dei neonati, dopo quattro mesi dalla nascita, la dermatite seborroica cessa di comparire, anche se non è stata trattata. Per far sì che le squame risultino più morbide, si possono utilizzare degli olii con vitamina E, da applicare prima che il bambino faccia il bagnetto. È fondamentale evitare di sfregare, strofinare o asportare in modo brusco le squame.

Quando si manifesta in età adolescenziale e in età adulta sono possibili diversi trattamenti che mirano a tenere sotto controllo i sintomi, dal momento che non è possibile eliminare per sempre la dermatite seborroica.

È possibile però intervenire sulla Malassezia furfur, utilizzando antimicotici, sotto forma di shampoo, a base di zinco o di solfuro di selenio. Possono essere applicate creme che contengono zinco piritione, ketoconazolo e solfuro di selenio.

Le croste potrebbero staccarsi con maggiore facilità adottando prodotti con urea al 5% oppure con acido salicilico all’1%. Anche la fototerapia ha mostrato risultati di interesse nel trattamento di questa condizione.

Come lavare i capelli con la dermatite seborroica?

Per ridurre il più possibile la produzione di sebo, si consiglia di lavare i capelli evitando una eccessiva frequenza e facendo in modo che non siano lavati in modo troppo energico.

I capelli vanno poi asciugati con una temperatura del phon non troppo elevata, per far sì che il cuoio capelluto non si secchi. Gli shampoo utilizzati dovrebbero essere idratanti e rispettare il pH del cuoio capelluto.

Cosa non mangiare per la dermatite seborroica?

Porre attenzione al proprio regime alimentare potrebbe essere d’aiuto nel tenere sotto controllo la dermatite seborroica, che potrebbe ricevere un aiuto inaspettato dai grassi saturi e dagli zuccheri.

In questo senso andrebbero evitati i cibi lievitati, inclusi snack e dolci che derivano da produzione industriale. Anche il latte, insieme ai latticini e ai derivati dovrebbe essere bandito dalla tavola, così come i cibi generalmente grassi (carne rossa, per esempio, oppure fritti), così come le bevande zuccherate e alcoliche, oltre ai cibi speziati e pepati.

In conclusione, si ricorda che l’approccio più sicuro nel trattamento della dermatite seborroica può arrivare esclusivamente dallo specialista dermatologo.