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Cheratosi attinica

A cura di
Silvia
Marchetti

La cheratosi attinica è una lesione della pelle precancerosa. Con l’aiuto degli esperti del Santagostino, vediamo cos’è e come prevenirla.

Cos'è la cheratosi attinica?

La cheratosi attinica è una lesione cutanea precancerosa, cioè una lesione della pelle che potrebbe diventare un tumore. Anche detta cheratosi solare, si manifesta come una chiazza dalla superficie secca e dai limiti netti, localizzata nelle zone maggiormente esposte al sole: volto, mani, cuoio capelluto, orecchie, etc.

Sintomi della cheratosi attinica

Le lesioni possono manifestarsi in modo molto vario. Uno dei primi e più evidenti sintomi che denunciano la presenza sulla pelle di una cheratosi attinica è ovviamente il cambio cromatico del tessuto cutaneo superficiale. Nella zona dove si sviluppa la cheratosi, la pelle può infatti apparire rossa, rosa acceso o, più di rado, marrone e grigia.

Talvolta, può capitare che una lesione sia più facile da percepire e sentire che non da vedere, presentando squame aderenti, un ispessimento della pelle o addirittura arrivando a formare un corno cutaneo. Se una lesione è piatta si definisce macula (comunemente definita chiazza o macchia, appunto), se invece è spessa si chiama papula (volgarmente detta bolla o piaga).

Molto spesso, le cheratosi risultano immediatamente riconoscibili al tatto, tanto più che spesso provocano pizzicore o addirittura dolore, quando sfiorate. Inoltre, le zone del derma che presentano il problema risultano essere meno lisce di quelle sane, nonché più secche e sfibrate.

Dove vengono le cheratosi attiniche

Di solito, questo genere di lesione colpisce le aree del corpo che più di frequente vengono esposte al sole. Di conseguenza, si parla soprattutto del viso, di diverse porzioni del collo, del dorso delle mani e delle labbra (in questi casi si parla di cheilite attinica) ma, in caso di calvizie, anche il cuoio capelluto può sviluppare delle cheratosi.

Cheratosi attinica: la diagnosi

Una diagnosi di cheratosi attinica si può ottenere facilmente consultando un dermatologo che, attraverso un esame visivo e tattile, potrà pronunciarsi sulla natura delle lesioni cutanee che gli vengono mostrate. Tendenzialmente, il dottore non si avvarrà di un ulteriore esame istologico per confermare la propria diagnosi: quello è infatti un approfondimento che serve soprattutto a determinare se la già accertata cheratosi si sia anche tramutata in tumore.

Le lesioni precancerose possono rimanere stabili nel tempo, subire fenomeni di regressione e in alcuni casi evolversi verso forme tumorali.

Cheratosi attinica: fattori di rischio

La cheratosi attinica, in genere, insorge dopo i 50 anni d'età. Ha una maggiore incidenza nei soggetti dalla pelle chiara (fototipo I o II) e in coloro che, nel corso della vita, si sono sottoposti a un'intensa esposizione solare.

I fattori di rischio che concorrono allo sviluppo della cheratosi attinica sono:

  • Avere fototipi I o II, caratterizzati da pelle chiara o chiarissima con numerose lentiggini, capelli biondi o rossi, occhi blu o verdi
  • Fare sport all’aperto per lunghi periodi di tempo
  • Immunodepressione o assunzione di farmaci che la provocano
  • Soggiorni in paesi tropicali o equatoriali

Cheratosi attinica: il trattamento

Esistono due scenari possibili, relativamente al trattamento da applicare nei confronti della cheratosi attinica: la prevenzione e la cura.

Per prevenire il manifestarsi del problema, è sufficiente proteggersi adeguatamente dalla luce del sole nel corso delle ore più calde della giornata (ossia tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio), cercando di evitare un'esposizione diretta. Naturalmente possono essere di grande aiuto le creme solari a elevato fattore di protezione ma anche indumenti protettivi, cappelli e oggetti che possano fungere da schermo.

Per scoraggiare fortemente il rischio di cheratosi, bisogna dunque evitare accuratamente le ustioni ed è fortemente sconsigliata l'abbronzatura artificiale. Un'altra accortezza a cui ricorrere è senza dubbio la regolarità nell'esaminare il corpo, specialmente le zone più naturalmente esposte ma anche quelle meno evidenti, come il cuoio capelluto.

Se si incappa in una lesione cutanea che causa dolore, prude, brucia, sanguina o fa filtrare liquido denunciando contestualmente un cambio di colore rispetto a quello regolare, sarebbe meglio consultare un medico.

Cheratosi attinica, le possibili complicazioni

La cheratosi attinica è una forma precancerosa. Questo significa che non è una neoplasia, ma è possibile che la lesione evolva in una forma tumorale. Nella maggior parte dei casi, quando trattata in tempo, la cheratosi attinica viene considerata una patologia innocua.

La complicanza più comune della cheratosi attinica è il carcinoma spinocellulare (detto anche carcinoma squamocellulare): un tumore che colpisce le cellule squamose dell’epidermide. Il carcinoma spinocellulare è una delle forme più comuni di cancro alla pelle. È una forma poco aggressiva che raramente dà esito a metastasi e se preso in tempo ha buone possibilità di trattamento e cura. 

Cure e rimedi per cheratosi attinica

Le cure e i rimedi per trattare la cheratosi attinica devono essere stabilite di volta in volta dal dermatologo, in base ai risultati della visita specialistica e alle specifiche necessità del paziente. 

I trattamenti principali per la cheratosi attinica sono: