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​​Endometriosi del tratto urinario: sintomi e cura


L’endometriosi del tratto urinario si caratterizza per la presenza di endometrio a livello degli organi urinari. Vediamo come si manifesta e quali sono i trattamenti.

Che cos'è l'endometriosi?

Per endometriosi s’intende la presenza di endometrio, cioè il tessuto che normalmente ricopre la cavità interna uterina, al di fuori dell'utero. All’esterno della sua sede ordinaria, l’endometrio può crescere e disseminarsi, creando aderenze e fibrosi. 

In altre parole, nell’endometriosi, l’endometrio ha un'alta capacità adesiva che gli permette di aderire a strutture extrauterine. Tra le diverse localizzazioni possibili dell'endometriosi, rientrano potenzialmente tutti gli organi localizzati nel basso ventre, le pelvi, dunque:

  • Ovaio
  • Retto
  • Intestino crasso 
  • Uretra 
  • Vescica 
  • Ureteri.

Il tessuto endometriale presente in queste sedi è soggetto alle stesse variazioni dell’endometrio dell’utero. Di conseguenza, ogni mese si assiste alla sua crescita o eventuale sanguinamento, con conseguente dolore e infiammazione cronica, quest’ultima a sua volta responsabile di cicatrici e aderenze.

Che cos'è l'endometriosi del tratto urinario?

Si parla di endometriosi del tratto urinario, quando l'endometrio si localizza negli organi dell’apparato urinario, quindi:

  • Vescica
  • Uretere
  • Rene
  • Uretra.

Si stima un coinvolgimento delle vie urinarie in circa l’1 o il 2% delle donne affette da endometriosi, con una prevalenza della vescica come localizzazione. Nell’endometriosi vescicale a essere infiltrato dall’endometrio è il muscolo detrusore, ovvero quello che forma le pareti vescicali.  Gli sbocchi ureterali sono raramente interessati dal disturbo.

Per endometriosi ureterale invece a essere coinvolta è l’uretere. È possibile distinguere questo tipo di endometriosi in intrinseca ed estrinseca. L'endometriosi ureterale intrinseca è caratterizzata dalla presenza di lesioni endometriosiche a livello dello spessore dalla parete dell'uretere. Sono presenti fibrosi e proliferazione della componente muscolare. Nell’endometriosi estrinseca, la parete uretrale è compressa dall’esterno. Entrambe le forme possono dare esito stenosi. 

L'entrometriosi del tratto urinario può dare diversi sintomi, a seconda della localizzazione e in relazione alla fase del ciclo mestruale.

Come capire a che stadio è l'endometriosi?

L’endometriosi viene generalmente classificata in quattro stadi, che si basano sul grado di estensione della patologia e sulla gravità dei danni che questa ha prodotto. La stadiazione influenza le possibilità di trattamento e si articola in:

  • I stadio: endometriosi minima. L’estensione della patologia, come indica lo stesso termine, è minima, e si quantifica in pochi millimetri di tessuto endometriale in sede extrauterina, e a livello superficiale nei tessuti
  • II stadio: endometriosi lieve. Le lesioni endometriosiche sono maggiore e risultano più profonde
  • III stadio: endometriosi moderata. Si caratterizza per un'estensione maggiore del tessuto endometriale, e sono presente cisti ovariche, tessuto aderenziale o cicatriziale tra gli organi pelvici
  • IV stadio: endometriosi grave. Gli impianti endometriosici sono molto profondi e le cisti ovariche voluminose. Sono presenti esiti cicatriziali e aderenziali importanti. 

Quali sono i sintomi dell'endometriosi del tratto urinario?

L'endometriosi del tratto urinario può dare diversi sintomi, a seconda della localizzazione e in relazione alla fase del ciclo mestruale. Circa il 40% delle donne affette dalla patologia risultano, tuttavia, asintomatiche. I sintomi più frequenti includono:

Nello specifico, quando è coinvolta la vescica i sintomi possono essere spesso aspecifici ed essere simili a quelli della cistite o in generale dei disturbi urinari:

La metà delle donne affetta da endometriosi ureterale è asintomatica, mentre altre lamentano sintomi come:

  • Coliche ai fianchi
  • Sangue nelle urine.

Pur essendo una patologia di pertinenza ginecologica, l'endometriosi che coinvolge il tratto urinario dà spesso sintomi per i quali, spesso, le pazienti devono fare riferimento allo specialista urologo.

Diagnosi

La diagnosi di endometriosi avviene nell’ambito della visita ginecologica. Alla raccolta anamnestica delle informazioni e dei sintomi della paziente, segue un esame fisico che può evidenziare la presenza di cisti endometriosiche a livello del setto retto vaginale, della cervice uterina o degli organi pelvici. Gli esami strumentali di cui ci si avvale sono:

  • Ecografia transavaginale: per individuare formazioni cistiche endometriosiche nell’utero, nelle ovaie e negli altri organi pelvici
  • Risonanza magnetica delle pelvi, il cui uso è limitato ai casi in cui la patologia non coinvolge intestino e uretere
  • Laparoscopia, esame d’elezione, serve a individuare l’endometriosi a livello degli organi pelvici, anche se le cisti sono piccole. 

Come diagnosticare l’endometriosi vescicale?

La diagnosi dell'endometriosi vescicale si effettua mediante visualizzazione diretta delle lesioni e attraverso la biopsia delle stesse, tramite cistoscopia. Spesso la diagnosi avviene mediante laparoscopia. La cistoscopia individua i noduli e le zone ulcerate della parete vescicale.

Come si cura l'endometriosi?

Il trattamento dell'endometriosi dipende dalla severità del disturbo e dal coinvolgimento più o meno importante di altri organi. Le cure si possono avvalere di:

  • Farmaci
  • Intervento chirurgico.

Nel caso in cui la patologia è nelle fasi iniziali, non presenta sintomi e la paziente non è alla ricerca di una gravidanza, non sono necessari trattamenti. Nei casi in cui i sintomi sono dolore durante il ciclo mestruale è possibile optare per una terapia farmacologica che in genere si basa sull’uso del progesterone o su associazioni estro-progestiniche (pillola anticoncezionale). Questi farmaci sono utili per alleviare la sintomatologia dolorosa e il loro uso può essere protratto nel tempo.

Trattamento chirurgico

Si fa ricorso alla chirurgia, qualora i trattamenti farmacologici non dovessero sortire gli effetti sperati. L’intervento si avvale della chirurgia endoscopica mininvasiva, a volte con l’ausilio di robot, allo scopo di rimuovere il tessuto endometriale ed eventuali cisti. L’intervento viene generalmente eseguito in laparoscopia: attraverso il laparoscopio vengono eliminati tutti i focolai endometriosici e il tessuto anomalo. 

In caso di endometriosi del tratto uterino, è necessario un approccio multidisciplinare che coinvolga diversi specialisti, come urologo e chirurgo generale. Una visita specialistica urologica permetterà di identificare e curare l'endometriosi del tratto urinario, in stretta collaborazione con lo specialista ginecologo di riferimento.