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La congiuntivite

A cura di
Enrica
Zola

La congiuntivite è un’infiammazione a carico dell’occhio, che può avere diverse origini. Vediamo di cosa si tratta e come curarla.

Che cos’è la congiuntivite?

Con il termine congiuntivite si intende genericamente l’infiammazione della congiuntiva, la sottile membrana mucosa che riveste il bulbo oculare e la faccia interna delle palpebre. La funzione della congiuntiva è quella di difendere l’occhio da microorganismi ed elementi esterni.

La congiuntivite è una delle malattie oculari più comuni, può colpire uno o entrambi gli occhi e si può presentare in forma acuta o cronica. La forma acuta regredisce in tempi più o meno brevi. Nella forma cronica, invece, i sintomi possono persistere per lunghi periodi.

Come si fa a capire se si ha la congiuntivite? Sintomi e segni

La congiuntivite si rende evidente con la comparsa di alcuni sintomi caratteristici a livello degli occhi. I sintomi della congiuntivite più comuni comprendono:

  • Intensa iperemia (rossore)
  • Secrezione
  • Gonfiore palpebrale
  • Lacrimazione.

A queste manifestazioni si aggiungono sintomi variabili:

  • Bruciore 
  • Sensazione di corpo estraneo 
  • Prurito
  • Fotofobia.

Quali sono le cause della congiuntivite?

La congiuntivite può essere dovuta a cause di diversa natura. Tra le più comuni troviamo:

Forme di congiuntivite

In base alla causa d’origine, la congiuntivite si distingue in diverse forme:

  • Virale
  • Batterica
  • Allergica.

Altre forme, invece, sono provocate da processi irritativi, dovuti al contatto con agenti chimici o corrosivi, o alla presenza di corpi estranei nell’occhio. Ma come riconoscere la congiuntivite virale o batterica? Le diverse forme presentano caratteristiche e sintomi precipui. Esaminiamole nel dettaglio.

La congiuntivite virale

La congiuntivite virale è provocata, come indica il nome stesso, da un'infezione virale di solito innescata dagli adenovirus (i virus dell’influenza), ma anche da altri tipi di virus, come l'herpes simplex. La forma di origine virale si riconosce dai sintomi che sono spesso marcati e bilaterali. Inoltre, l’iperemia è intensa e la lacrimazione abbondante. La malattia è molto contagiosa e si può accompagnare a sintomi sistemici quali tosse, raffreddore, mal di gola

La terapia è prevalentemente di supporto con colliri lubrificanti e antinfiammatori, e talora farmaci antinfiammatori per via orale. I virus non rispondono agli antibiotici che, di conseguenza, vengono somministrati solo in caso di sovrainfezione (infezione batterica che si sovrappone a quella virale). 

Tra i primi sintomi del Covid-19 ci può essere anche la congiuntivite e, infatti, analisi di laboratorio hanno riscontrato la presenza del virus nelle lacrime. Gli occhi possono fungere da porta d’ingresso per il virus che, attraverso i condotti lacrimali, può scendere nel naso e nella gola, andando a infettare le vie respiratorie. Di fondamentale importanza, quindi, evitare il contatto mani-occhi, mantenere una corretta igiene anche della zona oculare e monitorare l’eventuale comparsa di altri sintomi che possano far sospettare una infezione da Coronavirus.

La congiuntivite batterica

La congiuntivite batterica è la forma più comune di congiuntivite. Di norma, guarisce senza sequele con terapia antibiotica topica. Al rossore, bruciore, gonfiore si associa la secrezione purulenta o mucosa o più spesso mucopurulenta. 

Gli stafilococchi che vivono sul bordo palpebrale ne sono una causa comune (Staphylococcus Aureus), frequente anche lo Streptococcus Pneumoniae, più rare sono le forme da Chlamydia o Gonococco. La congiuntivite batterica viene trattata di solito con colliri antibiotici e raramente sono necessari farmaci per bocca. 

Tipicamente colpisce solo un occhio, ma può diffondersi all’occhio controlaterale. Può essere contagiosa, per evitare di trasmetterla ai contatti più prossimi è importante osservare le norme igieniche elencate sotto (nel paragrafo dedicato a rimedi e cure). 

La congiuntivite allergica

La congiuntivite allergica solitamente si manifesta con andamento stagionale. Tra i sintomi è molto comune il prurito. Le forme allergiche principali sono:

  • Allergica stagionale
  • Allergica perenne
  • Dermatocongiutivite da contatto
  • Gigantopapillare.

Le forme allergiche stagionali e perenni sono dovute di solito a una reazione allergica a:

La dermatocongiuntivite da contatto invece colpisce, oltre alla congiuntiva, anche la cute delle palpebre, ed è dovuta spesso a un’allergia ai prodotti cosmetici. Il tipo gigantopapillare presenta un’infiammazione della superficie interna delle palpebre. È spesso causata dall’utilizzo di lenti a contatto, o dalla presenza di corpi estranei o protesi oculari. La terapia per le forme allergiche prevede l’utilizzo di colliri antistaminici per tutto il periodo di tempo durante il quale il soggetto è esposto agli allergeni. Nei casi più gravi si ricorre all’utilizzo di colliri cortisonici e a volte all’uso di antistaminici per bocca.

Quanto tempo dura la congiuntivite?

La durata della congiuntivite dipende dal tipo e dalla gravità della forma.

La congiuntivite virale tendenzialmente dura più a lungo, per un periodo che va da 1 a 2 settimane, ma nei casi più severi può raggiungere le 3 settimane. La congiuntivite batterica, se curata bene, normalmente ha una durata tra i 7 e i 10 giorni.

La durata della congiuntivite allergica dipende dal tipo di allergia e dall’agente che ha causato la manifestazione. Di solito ha una durata di pochi giorni, dal contatto con l’agente che l’ha scatenata.

Come si diagnostica la congiuntivite?

La diagnosi inizia con un’attenta anamnesi ed esame obiettivo dell’occhio, alla ricerca di:

  • Agenti lesivi 
  • Sintomatologia presente in familiari o contatti stretti 
  • Allergie
  • Unilateralità o bilateralità 
  • Presenza di secrezione 
  • Linfoadenopatia.

I test diagnostici sono raccomandati soprattutto nei casi in cui la congiuntivite abbia una natura dubbia o sia resistente alle terapie. Si possono eseguire esami colturali su prelievo di secrezione o di liquido lacrimale.

In caso di congiuntivite infettiva, è possibile eseguire il tampone congiuntivale, un esame indolore che consiste nel prelievo di un campione di secrezione della congiuntiva. Il tampone permette di verificare la causa dell’infezione. Nelle forme allergiche si possono eseguire test di provocazione congiuntivale. 

É fondamentale eseguire una accurata diagnosi differenziale con altre patologie oculari che comportano segni e sintomi simili, in modo da poter impostare la terapia più adeguata.

Come fare per far passare la congiuntivite? Rimedi e cure

Come accennato sopra, ogni forma di congiuntivite ha il suo trattamento di elezione. Questo varia in base al tipo di infiammazione e alle cause che l’hanno provocata. È importante ricordare che la congiuntivite deve essere sempre trattata adeguatamente, per evitare che insorgano complicazioni. 

Forma infettiva

La forma infettiva, in genere, non richiede trattamenti medici. Per alleviare i sintomi è possibile, però, mettere in pratica alcuni accorgimenti:

  • Detergere gli occhi con un batuffolo di cotone
  • Evitare le lenti a contatto e soprattutto non riutilizzare le stesse lenti dopo la guarigione
  • Applicare le lacrime artificiali
  • Lavarsi correttamente le mani dopo aver toccato gli occhi.

Per la forma batterica vengono prescritti colliri antibiotici. E, come detto anche sopra, è possibile eseguire il tampone congiuntivale, per individuare i germi responsabili e individuare gli antibiotici più idonei per la cura. Nelle forme virali, invece, causate da adenovirus, o herpes simplex, vengono prescritti farmaci antivirali.

Forma allergica

In caso di congiuntivite allergica, il trattamento si avvale di farmaci:

  • Antistaminici
  • Corticosteroidi
  • Antinfiammatori
  • Decongestionanti.

Ricordiamo a questo proposito alcune semplici indicazioni da mettere in pratica come:

  • Evitare le lenti a contatto
  • Non sfregare gli occhi con le mani
  • Non esporsi all’allergene che ha innescato l’infiammazione. 

Inoltre, se si è allergici agli acari della polvere, alcune precauzioni utili possono essere:

  • Mantenere una buona aerazione delle stanze
  • Mantenere una temperatura della casa non superiore ai 20 gradi centigradi
  • Evitare tutti i possibili ricettacoli della polvere: moquette, tappeti
  • Pulire spesso la casa e la biancheria da letto.

Per quanto riguarda la congiuntivite gigantopapillare, che è dovuta principalmente all’uso di lenti a contatto, i sintomi si risolvono evitandone l'uso. Prima di cambiare il tipo di lenti è consigliabile comunque una visita oculistica. 

Complicazioni

La congiuntivite, se trattata adeguatamente, guarisce completamente in tempi brevi. In alcuni casi, però, possono insorgere delle complicazioni, anche gravi, come:

  • Meningite, infiammazione acuta o cronica delle meningi
  • Cellulite, infiammazione del tessuto adiposo
  • Setticemia, processo infettivo provocato dalla presenza di batteri nel sangue
  • Otite, infiammazione dell’orecchio
  • Emorragia congiuntivale
  • Offuscamento della vista
  • Cheratite, infiammazione della cornea.

In particolare, nei neonati, la congiuntivite può provocare una grave infezione oculare, che se non trattata adeguatamente, può dare esito a danni permanenti alla vista.

Profilassi: come si previene il contagio da congiuntivite?

Le norme igieniche sono molto importanti per ottimizzare la terapia e impedire il diffondersi di una congiuntivite. Per prevenire il contagio, è bene tenere a mente alcuni accorgimenti:

  • Lavare spesso e accuratamente le mani
  • Evitare l’uso promiscuo di lenzuola, federe, salviette
  • Evitare di toccare gli occhi con le mani
  • Curare igiene e detersione delicata della zona perioculare, meglio se con salviettine sterili
  • Avere cura di non toccare le ciglia con il beccuccio del collirio
  • In caso di infiammazione evitare l’uso di make-up e di lenti a contatto
  • Proteggere gli occhi dalle radiazioni UV con occhiali da sole.

Per quanto riguarda le congiuntiviti allergiche stagionali, per una buona prevenzione, è consigliabile:

  • Evitare le zone in cui si concentrano gli allergeni
  • Tenere le finestre chiuse per evitare i pollini
  • Lavare e spazzolare spesso i capelli per pulirli dai pollini presenti nell’aria
  • Evitare lo sport all’aperto.

Congiuntivite e Covid-19

Durante la pandemia da Covid-19, la congiuntivite è stata indicata come uno dei possibili sintomi del virus. La congiuntiva, inoltre, è una possibile via d'ingresso del virus Sars-Cov-2 nell’organismo e, di conseguenza, tra le precauzioni per la prevenzione della malattia, si consiglia di evitare di toccare con le mani le mucose degli occhi. La congiuntivite dovuta al Covid è chiaramente di origine virale.

Al momento, non è possibile distinguere una congiuntivite da Covid dalle congiuntiviti di altra natura. Pertanto, nel caso in cui, insieme alla congiuntivite, si manifestino i sintomi riferibili al Covid, è necessario seguire l’iter diagnostico previsto: tampone rinofaringeo, test sierologico.