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Rinite allergica. Cause, sintomi e rimedi


Quali sono i sintomi di una rinite allergica? Quali cause la determinano e quali terapie possono essere attuate? L’allergologo spiega prevenzione e cure per questa reazione allergica.

Cos’è la rinite allergica?

La rinite allergica è una infiammazione della mucosa nasale. In termini generali, la causa dipende da allergeni presenti nell’aria, e nell’ambiente. Possono essere acari della polvere, muffa, polline oppure peli di animali. Questo tipo di reazione allergica interessa circa il 20%, 25% della popolazione italiana, e nella maggior parte dei casi inizia a manifestarsi durante l’infanzia.

La rinite allergica presenta familiarità, e se un genitore ne soffre, ci sono possibilità che anche i figli possano soffrirne. Le allergie dei bambini inoltre sono sempre più frequenti. La rinite, comunque, può essere scambiata per un raffreddore, con la differenza che dura diversi giorni in più, e il muco che fuoriesce dal naso è sempre chiaro.

Quali sono i sintomi della rinite allergica?

Questa reazione allergica si caratterizza per una serie di sintomi, che sono in ogni caso presenti nei diversi tipi di allergia. I principali sono:

  • starnuti ripetuti e frequenti
  • prurito al naso
  • congestione nasale
  • ostruzione nasale bilaterale, in alcune circostanze
  • tosse secca
  • congiuntivite
  • disturbi del sonno.

In alcune circostanze, le persone che soffrono di rinite allergica possono avere delle difficoltà nella respirazione, ovvero dispnea, patiscono un senso di oppressione al torace, possono subire eventuali complicazioni dell’asma.

Quali le cause della rinite allergica

Quando l’organismo entra in contatto con un allergene, il sistema immunitario reagisce producendo degli anticorpi: proteine il cui obiettivo è intercettare ed eliminare l’organismo che viene considerato estraneo. Questi anticorpi prendono il nome di immunoglobuline E (IgE).

Quando gli anticorpi intercettano l’allergene, viene rilasciata istamina. Ed è proprio questa la sostanza che può determinare l’infiammazione della mucosa nasale. Questo è il meccanismo che presiede la sintomatologia della rinite allergica, le cui cause sono da ricondurre a:

  • acari della polvere, che altro non sono se non piccolissimi insetti che si nutrono di frammenti di pelle morta. La rinite è determinata da una sostanza presente nelle feci di questi insetti. Si aggiungono, nel quadro sintomatologico, anche possibili stati di ansia
  • spore di muffa e polline, che causano nel soggetto un’allergia primaverile o di tipo stagionale
  • animali, e in questo caso l’allergia non è determinata propriamente dal pelo in sé dell’animale quanto dalle sue urine, dalla saliva o da frammenti di pelle. Si segnala inoltre il caso specifico di allergia, agli animali, nei bambini.

Tra le cause della rinite allergica esistono poi fattori ambientali, fra i quali si ricorda il fumo di sigaretta e l’esposizione, in età giovane, proprio agli acari.

Come si diagnostica

Ascoltare il parere del proprio medico è un primo passo. Nel dettaglio, la rinite allergica può essere diagnosticata da uno specialista, l’allergologo. Per intercettare con precisione le cause della rinite, dopo avere visto i sintomi del soggetto e il suo stato di salute, lo specialista può prescrivere test allergologici, che sono di due tipi:

  • test cutaneo, ovvero prick test, che consiste nell’apporre sulla pelle dell’avambraccio, del soggetto, una piccola quantità di allergene dopo avere punto la pelle con una lancetta sterilizzata
  • test ematico. Un esame del sangue per mezzo del quale avviene il dosaggio delle IgE, le proteine che agiscono come anticorpi in caso di allergie.

La rinite allergica può essere associata all’asma. In questo caso sarebbe ragionevole un controllo della respirazione, con una spirometria basale con test farmacologico di broncodilatazione, così da approntare una terapia ad hoc.

Quale terapia richiede

Tra i farmaci che possono essere efficaci ci sono gli antistaminici, assunti per via orale, che aiutano a ridurre la frequenza degli starnuti, mentre i colliri antistaminici alleggeriscono i sintomi della congiuntivite, quando presente. Un lavaggio regolare con soluzione fisiologica è una terapia a tutti gli effetti. Grazie al lavaggio, i pollini presenti sulla mucosa nasale vengono rimossi.

Se il lavaggio viene effettuato su di un bambino, è importante che la soluzione fisiologica sia tepida. In ogni caso il capo deve essere reclinato di lato, e la soluzione va versata all’interno della narice più in alto così che, prima di uscire, abbia attraversato le cavità nasali. Il lavaggio può essere effettuato con sacche con deflussore, o più semplicemente con una siringa senza ago. Entrambi questi prodotti sono reperibili in farmacia e online.

Può essere adottato anche il rinowash, un dispositivo da collegare all’aerosol. Il suo scopo è far arrivare i farmaci fino alle cavità nasali, paranasali e fino al rinofaringe. Con una soluzione fisiologica, può essere adoperato per l’igiene nasale, anche se ha minore efficacia del lavaggio.

Una quarta possibilità è data dagli spray nasali con princìpi attivi derivati del cortisone. Aiutano la riduzione del gonfiore della mucosa. È necessario l’ausilio del medico, in caso di scelta terapeutica, per evitare la possibilità dell’assuefazione. Si rivelano molto utili quando è un bambino a soffrire di rinite allergica, perché potrebbe respirare male durante la notte, accusando poi durante il giorno problemi quali sonnolenza, o al contrario agitazione, e disturbi nell’apprendimento.

Prevenzione della rinite allergica

A seconda dell’allergene che ha causato la rinite allergica, è possibile adottare delle strategie di prevenzione. Il principio da seguire è evitare il contatto con l’agente allergenico, quale esso sia.

Nel caso degli acari, materasso e cuscini dovrebbero essere rivestiti con fodere, le superfici dovrebbero essere pulite con un panno umido, biancheria, tende e cuscini andrebbero lavati a 60°C. Un’aspirapolvere ad alta efficienza sarebbe uno strumento più che utile.

Per evitare l’insorgenza delle muffe, la ventilazione è il primo passo da attuare, soprattutto in bagno e in cucina, anche con delle ventole. Una buona scelta è l’uso della candeggina per lavare doccia, vasca, pareti di bagno e cucina.

Per i pollini, l’abitazione o il luogo di lavoro dovrebbero essere arieggiati con frequenza, l’auto può essere dotata di un filtro antipolline. Lavarsi i capelli prima di andare a dormire, e fare una doccia dopo essere rientrati in casa, per eliminare i pollini che eventualmente si sono depositati sul proprio corpo.

Per chi ha un animale domestico, come può accadere agli anziani, sarebbe opportuno, se possibile, lavarlo ogni due settimane, non farlo entrare in camera da letto e portarlo fuori con la giusta frequenza.