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La lussazione alla spalla

A cura di
Enrico Roberto
Pedotti

La lussazione alla spalla è una condizione piuttosto dolorosa ed invalidante che si verifica quando l'assetto normale dell'articolazione viene modificato

Lussazione alla spalla, cos'è

La lussazione della spalla è un evento traumatico che coinvolge l’articolazione della spalla, detta anche articolazione gleno omerale, e che comporta lo spostamento della testa dell’omero dalla sua normale posizione

L’articolazione della spalla è una delle più complesse dell’intero corpo umano e in condizioni normali permette al braccio di muoversi liberamente su tre assi spaziali. 

È composta da testa dell’omero, dalla caratteristica forma semisferica, osso scapolare e la cavità glenoidea, clavicola e una serie di muscoli, tendini e fasci nervosi. 

In un’articolazione sana la testa dell’omero è alloggiata nella cavità glenoidea, pertanto la lussazione corrisponde all’uscita della testa dell’omero dal suo alloggiamento. Se l’uscita è totale parleremo di lussazione completa; se invece è solo parziale, avremo quella che viene definita una sublussazione

Lussazione e sublussazione a seconda della direzione in cui l’omero esce dalla cavità glenoidea della scapola possono essere di due tipi:

  • lussazione anteriore
  • lussazione posteriore 

Cause e fattori di rischio

Le cause di lussazione sono divisibili in due macro aree:

  • predisposizione e familiarità
  • traumi e storico di lussazioni

In alcuni casi esiste una sorta di predisposizione genetica dell’individuo che nasce con un’articolazione della spalla congenitamente debole e facilmente soggetta ad episodi di lussazione. Questo significa che i tendini e i legamenti dell’area sono di per sé allungati o presentano un’elasticità non ideale, per cui alla minima sollecitazione inadeguata l’omero tenderà a spostarsi dal suo alloggiamento. 

Tra le possibili cause ci sono poi anche e soprattutto traumi e cadute. I traumi possono essere legati ad attività sportiva di contatto, come per esempio il rugby o le arti marziali, oppure al sollevamento di pesi per cui il corpo non è adeguatamente allenato. Tra queste rientrano il body building, il power lifting e l’uso di bilancieri e kettlebell se di peso eccessivo per le capacità del corpo dell’individuo.

Possono essere causa di lussazione anche incidenti stradali, domestici e cadute. 

Si possono infine verificare lussazioni in casi di contratture muscolari improvvise e ripetute, come spasmi, che arrivano a produrre una dislocazione dell’articolazione. 

Tra i fattori di rischio principali, a parte la predisposizione genetica già menzionata, ci sono le lussazioni stesse. Questo tipo di trauma tende infatti a recidivare con frequenza perché ogni lussazione porta ad un indebolimento della struttura volta a mantenere l’omero al suo posto. 

Oltre a questo, un naturale invecchiamento dei tessuti dovuto all’età può costituire un fattore di rischio. 

Sintomi e Complicazioni 

I sintomi sono abbastanza vari, e comprendono dolore, ridotta mobilità, ipoestesia e parestesia

Nello specifico, tra i principali sintomi abbiamo:

  • dolore molto forte alla spalla
  • visibile turgore nell’area, dovuto sia alla fuoriuscita della testa dell’omero, che protrude in avanti o indietro, sia all’infiammazione generata dal trauma, sia al possibile danno a vasi e nervi nell’area
  • lividi per la rottura di vasi sanguigni
  • intorpidimento di tutto il braccio, fino alla mano verso il basso, e fino al collo verso l’alto, con perdita di sensibilità (ipoestesia), o formicolio (parestesia)
  • mobilità ridotta di braccio, mano e ovviamente spalla
  • possibilità di spasmi muscolari con contrazioni incontrollate 

Come sintomatologia accessoria, specialmente al dolore, e prevalentemente di carattere psicosomatico si possono avere:

Questo succede tuttavia in casi in cui il paziente sia particolarmente impressionabile (riflesso vagale) e abbia una sensazione di dolore molto forte. Le complicazioni legate ad un mancato intervento tempestivo possono essere abbastanza gravi e includono:

  • lesioni muscolari nell’area
  • lesione del labbro glenoideo, un tessuto fibro cartilagineo che ha diverse funzioni, tra cui la stabilità della spalla (lesione di bankart)
  • danni ai vasi sanguigni con sversamenti emorragici, seppur non particolarmente rilevanti
  • danni ai legamenti e ai tendini, che perderanno parte della loro rigidità contribuendo ad aumentare le possibilità di recidiva futura
  • danni ai nervi dell’area, con variazioni della sensibilità che possono in casi gravi essere permanenti

Come si esegue la diagnosi della lussazione

La lussazione è facilmente individuabile tramite esame anamnestico e obiettivo. Il medico sentito il paziente, procede ad un’osservazione dell’area, alla valutazione della mobilità della spalla e ad una palpazione per verificare l’uscita della testa dell’omero dalla cavità glenoidea.

Solo a scopo precauzionale, possono essere necessarie risonanza magnetica e radiografia per escludere o accertare la presenza di altra traumatologia concomitante, come fratture o lacerazioni di tendini o legamenti. 

Solitamente la diagnosi precoce permette di risolvere la situazione in maniera meno traumatica. È pertanto consigliabile, in caso di lussazione, recarsi quanto prima al pronto soccorso, dove l’ortopedico effettuerà la raccolta dei dati anamnestici, l’esame obiettivo ed eventualmente la riduzione della lussazione. 

Risulta poi molto utile l’esecuzione a distanza (almeno 3-4 mesi dall’episodio lussante) di una risonanza con mezzo di contrasto (artro RMN) per valutare possibili lesioni capsulari e del cercine glenoideo che, se presenti e di entità rilevante, non possono essere sottovalutate.

Come si guarisce da una lussazione alla spalla

La lussazione alla spalla si risolve principalmente con la riduzione manuale, che può essere effettuata dal medico in regime di anestesia locale, per quanto di per sé non sia tecnicamente problematica.. 

Prima della riduzione è possibile che il medico prescriva farmaci antinfiammatori e antidolorifici per ridurre il dolore nel paziente.

Una volta ridotta la lussazione, solitamente il dolore si riduce in modo evidente

In seguito sarà necessario un periodo di immobilizzazione parziale dell’arto, per permettere alla spalla di recuperare il suo assetto (circa 3 settimane), seguito da fisioterapia e riabilitazione, una volta che dolore e turgore saranno spariti. 

In alcuni casi può essere necessario un intervento chirurgico, soprattutto se si sono verificati danni ai vasi o ai nervi.

L'intervento può essere effettuato in artroscopia, tecnica molto poco invasiva, se possibile. Se invece necessario, il medico può optare per un intervento a cielo aperto. 

La prognosi prevede poi tre fasi: 

  • immobilizzazione per lasciare guarire e cicatrizzare le ferite
  • fisioterapia per il recupero della mobilità articolare
  • rinforzo muscolare controllato per chiudere la terapia.

Il tutto può avere la durata di circa tre mesi, dipendendo dai tempi di recupero individuali

Lussazione alla spalla, cosa fare per evitarla

Come detto le possibilità di lussazione recidivante sono molto alte dopo la prima volta. Pertanto l’unica prevenzione possibile è quella di cercare di prestare attenzione alle cadute, evitare il sollevamento di pesi eccessivi e, in caso di attività lavorative o sportive che possano predisporre a traumi lussativi, si consiglia l’utilizzo di adeguate protezioni, come per esempio dei tutori.