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L’acidosi (alterazione equilibrio acido-base)


L’acidosi è un’alterazione dell’equilibrio acido-base dell’organismo, spostato verso l’acidità. Può essere metabolica, respiratoria o entrambe.

Che cosa è l’acidosi?

Con questo termine si intende:

  • O un’iperproduzione di acidi che si vanno ad accumulare nel sangue
  • O un’eccessiva perdita di bicarbonati nel sangue (acidosi metabolica)
  • O un accumulo di anidride carbonica nel sangue a causa di un rallentamento della respirazione o di un’insufficienza respiratoria (definita acidosi respiratoria)

Con una diminuzione del pH del sangue (che quindi diventa più acido) vengono stimolate alcune aree del cervello deputate alla regolazione dell’attività respiratoria che diventa più rapida e profonda per una compensazione respiratoria, aumentando conseguentemente anche la quantità di anidride carbonica eliminata dai polmoni.

A un aumento dell’acidità del sangue rispondono anche i reni, che cercano di compensare a loro volta questa situazione eliminando più acido con le urine. Tuttavia se la produzione di acido da parte dell’organismo dovesse persistere nel tempo, questi due meccanismi di compensazione potrebbero risultare inefficaci e determinare una acidosi grave con conseguenti problemi cardiaci e altri più gravi fino al coma.

Cause dell’acidosi

A seconda della sua causa principale, l’acidosi può essere classificata in:

  • Acidosi metabolica, si ha quando per un’alterazione metabolica, l’acido (eccetto l’acido carbonico) si accumula nel liquido extracellulare oppure viene perso dallo stesso
  • Acidosi respiratoria (o acidosi ipercapnica), quando si verifica un accumulo di anidride carbonica per insufficiente ventilazione alveolare (anche acidosi da anidride carbonica)

Sintomi di acidosi

In caso di acidosi metabolica si possono avere sintomi quali, affaticamento, vomito e nausea. Inoltre, considerando che in questo caso l’organismo lavora per eliminare l’anidride carbonica, il soggetto può presentare anche una respirazione più profonda e leggermente accelerata

Con un aggravarsi dell’acidosi, si possono presentare debolezza fisica, sonnolenza, stato confusionale e nausea fino all’insorgenza di problemi cardiaci, diminuzione della pressione arteriosa e ulteriori conseguenze molto gravi.

Invece, in caso di acidosi respiratoria, il soggetto può presentare sintomi quali cefalea e sonnolenza fino ad arrivare a incoscienza e coma.

Altri tipi di acidosi

L’acidosi può presentarsi per motivi differenti, e quindi avremo:

  • Acidosi compensata, quando il pH del sangue arterioso rimane nella norma nonostante la presenza di un fattore provocante acidosi, come il diabete, l’insufficienza renale o errori del metabolismo
  • A. da malnutrizione, l’acidosi metabolica associata all’accumulo di corpi chetonici per difetto calorico
  • A. diabetica (o chetoacidosi diabetica), acidosi metabolica associata ad un accumulo di corpi chetonici, caratteristici di un diabete mellito scompensato. Le cause principali possono essere l’insuccesso del trattamento insulinico o una malattia acuta defedante. Clinicamente si ha una grave disidratazione, febbre, ipotensione iperpnea e, se non trattata, shock e morte
  • A. lattica, acidosi metabolica con ioni idrogeno in eccesso, per un aumento dell’acido lattico circolante in seguito ad ipossia tessutale e a ridotta conversione del lattato a piruvato, o ad alterazioni metaboliche esogene ed endogene
  • A. renale, se è secondaria a nefropatie può verificarsi con un gap anionico normale nell’acidosi tubulare renale o con un accumulo di acidi metabolici non volatili ed alterata formazione di ammonio in sede renale per neutralizzare gli anioni inorganici nell’insufficienza renale
  • A. tubulare renale, quando vi sono difetti nella funzione renale, primitivi o acquisiti, che determinano acidosi metabolica sistemica. Sono almeno tre le forme primitive ereditarie di acidosi tubulare renale (ATR).
    1. ATR I, malattia a carattere autosomico dominante, è caratterizzata da un’alterazione della funzione tubulare distale, data da un difetto del gradiente, e da manifestazioni cliniche variabili comprendenti la nefrocalcinosi, l’osteomalacia, l’ipocalcemia, l’ipercloremia e il pH urinario superiore a 6,0.
    2. ATR II è dovuta ad un difetto autosomico recessivo del tubulo prossimale, che comporta perdita di bicarbonati.
    3. ATR III malattia che esordisce in età pediatrica, è a carattere autosomico recessivo, e migliora gradualmente con l’età
  • A. tubulare renale distale, quando vi è difetto di secrezione di ioni idrogeno da parte delle cellule del tubulo distale, che provoca acidosi metabolica ipercloremica con un pH urinario elevato. La funzione renale può essere normale, ma si può avere ipopotassiemia ed ipercalciuria con associate osteopatia, nefrocalcinosi e nefrolitiasi. Quando i sintomi si presentano durante l’infanzia questi sono: letargia, anoressia e ritardo nell’accrescimento. Quando si verifica come complicanza di una fibrosi interstiziale, la filtrazione glomerulare si può ridurre secondariamente
  • A. tubulare renale prossimale, quando c’è un ridotto riassorbimento di bicarbonati da parte dei tubuli renali prossimali. L’eccesso di bicarbonati, superando il meccanismo di secrezione distale degli ioni idrogeno, causa un'insufficiente acidificazione delle urine. Ciò si può avere per un difetto isolato del tubulo prossimale o per diverse sindromi, tra cui quella di Fanconi. Nei bambini provoca ritardo dell’accrescimento, l’ipercalciuria è assente o lieve e non si hanno osteopatia e nefrocalcinosi

Come si diagnostica l’acidosi

La diagnosi per il soggetto a rischio acidosi viene effettuata mediante esami del sangue grazie ai quali si andrà a misurare il pH e l’anidride carbonica in un campione di sangue arterioso. 

Oltre a questi valori è necessario misurare anche i livelli di bicarbonato nel sangue per avere una visione globale delle possibili cause.

Trattamento acidosi

Il trattamento è mirato alla neutralizzazione della causa. Infatti è raro che il medico vada a prescrivere solo farmaci alcalini come il bicarbonato.

Nell’acidosi metabolica, ad esempio, potrebbe essere necessario una terapia insulinica per tenere sotto controllo il diabete.

Mentre nell’acidosi respiratoria si cerca di migliorare la funzionalità polmonare, e in questo caso si va dall’utilizzo di opportuni farmaci fino alla ventilazione meccanica qualora il soggetto si trovi in una condizione particolarmente compromessa.