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Angioma: cause, sintomi e possibili cure


Gli angiomi sono conformazioni benigne e, nella maggior parte dei casi, innocue costituite o da vasi sanguigni intrecciati tra loro (emangiomi) o da vasi linfatici (linfangiomi)

Che cos’è un angioma?

L’angioma è una neoplasia benigna che appartiene al gruppo dei tumori vascolari. Si tratta di conformazioni che si sviluppano sulla cute, in aree circoscritte, a causa della proliferazione anomala o di vasi linfatici (linfangiomi) o sanguigni (emangiomi).

L’angioma è congenito quando è presente sin dalla nascita, ma può essere anche acquisito quando si manifesta solo successivamente.

Di norma non costituisce un pericolo e scompare spontaneamente senza che sia necessario alcun tipo di trattamento. Si tratta di una conformazione piuttosto frequente tra i bambini e i neonati

L’emangioma è la forma più comune di angioma e, come anticipato, è il risultato di una proliferazione insolita di vasi sanguigni che si intrecciano tra loro.

Si manifesta come una protuberanza, di colore violaceo o rosso ed è presente in circa un neonato su dieci e nel 30% dei bambini nati prematuri.

Gli emangiomi colpiscono in misura leggermente maggiore la popolazione femminile, in oltre il 30% dei casi sono congeniti, mentre nei restanti casi si manifestano entro le prime due o tre settimane dalla nascita.

Le dimensioni e la conformazione degli emangiomi possono variare, ma nella maggior parte dei casi si presentano come puntini sporgenti. In altri possono assumere forme irregolari e dimensioni anche consistenti o svilupparsi nel tessuto sottocutaneo.

Sono rari i casi in cui gli emangiomi degenerano comportando complicanze quali ulcerazioni e sanguinamenti.

Quando un angioma è pericoloso?

Come abbiamo visto, gli angiomi sono spesso congeniti o, comunque, si sviluppano a distanza di poche settimane dalla nascita e non destano preoccupazioni in quanto generalmente innocui.

Leggermente diverso è il discorso quando compaiono in età adulta. In questi casi, infatti, qualche attenzione in più è necessaria, soprattutto per scongiurare la possibilità che l’angioma comprometta il funzionamento di alcuni vasi.

L’emangioma è la forma di angioma più comune. Assai più raro è, invece, il linfangioma, che può manifestarsi in qualsiasi zona del corpo e a qualsiasi età. Tuttavia, in nove casi su dieci riguarda bambini di età inferiore ai due anni e le zone più colpite sono testa e collo. Il linfangioma si presenta come una massa sottocutanea e la complicanza più pericolosa può essere lo schiacciamento, durante la crescita, degli organi interni, a seconda di dove si sviluppano e crescono le malformazioni dei vasi linfatici.

Perché viene un angioma?

Non è ancora chiaro quali siano le cause esatte alla base dello sviluppo degli angiomi. Sono state formulate solo ipotesi ad oggi. La più accreditata imputerebbe queste conformazioni a proteine che si formano nel corso della gravidanza all’interno della placenta.

Gli angiomi che compaiono in età adulta, invece, potrebbero essere una delle manifestazioni di una patologia epatica che non è stata ancora diagnosticata.

Per quanto riguarda l’origine dei linfangiomi, questa potrebbe essere genetica. Un’ipotesi possibile è, infatti, la sindrome di Turner, una patologia dovuta ad un’anomalia cromosomica che può avere tra i suoi esiti molteplici malformazioni. 

Anche i linfangiomi, però, possono essere acquisiti e determinati da:

Quali sono i sintomi di un angioma?

Al loro stadio iniziale, gli emangiomi si presentano come macchie rosse, che assumono, in un secondo momento, una consistenza spugnosa. Questo tumore benigno può crescere rapidamente e raggiungere anche gli otto centimetri di diametro.

Si possono manifestare in ogni area della superficie cutanea. Nonostante abbiano un’evoluzione rapida, tendono a stabilizzarsi generalmente a partire dal secondo anno di età per poi scomparire. In un caso su due, l’emangioma scompare completamente entro il compimento del quinto anno di età. La percentuale degli emangiomi completamente assorbiti sfiora il 100% entro il decimo anno.

I linfangiomi, invece, quando non sono dovuti a cause esterne, si possono presentare con un po’ più di ritardo, ma solitamente entro il secondo anno di età. 

Tra le manifestazioni dei linfangiomi ci sono le vescicole, quando questi si sviluppano molto superficialmente. Nell’eventualità in cui si rompano, può fuoriuscire la linfa che, nella maggior parte dei casi, viene bloccata intervenendo chirurgicamente.

Come si toglie un angioma?

L’evoluzione degli emangiomi è piuttosto rapida nelle fasi iniziali, poi la conformazione tende gradualmente a stabilizzarsi per poi essere riassorbita completamente senza che sia necessario effettuare alcun tipo di intervento e senza che rimanga sulla pelle alcun esito cicatriziale

Più raramente, invece, si decide di optare per l’intervento chirurgico, in quanto in questi casi le probabilità che rimanga una cicatrice sono più alte. 

La chirurgia, però, si rende necessaria nel momento in cui le dimensioni dell’angioma sono tali da disturbare eventuali organi adiacenti. Basti pensare ai casi in cui questi tumori benigni si formano all’interno delle cavità nasali, nelle orecchie o all’interno dell’occhio. Si interviene chirurgicamente - generalmente attraverso l’utilizzo del laser - anche nelle rare eventualità in cui l’angioma non regredisce in maniera spontanea.

Oltre all’opzione chirurgica, nelle forme particolarmente gravi di angioma, esiste anche la possibilità di intervenire con una terapia di tipo farmacologico, che si basa sulla somministrazione di cortisonici o interferone (che può essere combinata o meno con vincristina, un alcaloide utilizzato come farmaco antitumorale).

I linfangiomi, oltre al trattamento chirurgico o ad altre strategie terapeutiche, possono richiedere anche altre forme di trattamento finalizzate a scongiurare la possibilità che venga esercitata pressione sulle vie respiratorie o sugli organi interni.