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La demenza vascolare, sintomi iniziali, stadi e decorso


La demenza vascolare è un tipo di degenerazione cognitiva cui vanno incontro persone solitamente in età avanzata, dovuto ad una riduzione dell’apporto di sangue ad alcune aree del cervello.

Che cos'è la demenza vascolare?

La demenza vascolare è un tipo di degenerazione cognitiva cui vanno incontro persone solitamente in età avanzata, dovuto ad una riduzione dell’apporto di sangue ad alcune aree del cervello.

Questa riduzione del flusso sanguigno porta alla morte delle cellule delle aree interessate, per cui la demenza vascolare risulta una malattia con decorso irreversibile

I fattori di rischio

Poiché la demenza vascolare è solitamente conseguente a ischemie o ictus, ci sono dei precisi fattori di rischio identificabili in malattie o stili di vita scorretti che, se prevenuti e modificati possono costituire una forma di prevenzione della malattia, in quanto volti a prevenire malattie ischemiche o infartuali. 

La mancanza di prevenzione e riduzione dei fattori di rischio invece aumenta il rischio del deficit cognitivo e della progressione della demenza. 

Dopo la malattia di Alzheimer è la più comune tra le altre demenze. Non esistono al giorno d’oggi percorsi terapeutici che possano arrestare, men che meno far regredire il processo degenerativo. 

Le terapie contemporanee sono totalmente incentrate sul miglioramento dei sintomi e sul rallentamento del decorso della malattia.

La demenza vascolare colpisce in grandissima maggioranza pazienti oltre i 65 anni di età. Una volta contratta la malattia la vita media del paziente è di circa 5 anni. 

Quali sono i sintomi delle demenza vascolare

Il concetto di demenza può essere riassunto con una compromissione delle funzioni cognitive del paziente, che non risulta progressivamente in grado di svolgere alcune forme di attività fisica e normali attività quotidiane a causa del declino cognitivo. 

Poiché nel caso della demenza vascolare il danno cognitivo è causato da una mancata irrorazione di sangue in determinate zone del cervello, i sintomi della malattia dipendono da quale parte del cervello è stata danneggiata. Questo significa che sotto il termine ombrello di degrado cognitivo ci possono essere sintomatologie molto diverse da paziente a paziente, perché non sempre le zone colpite sono le stesse. 

Volendo comunque dare una panoramica dei sintomi più frequenti, i pazienti che stanno sviluppando la malattia possono manifestare: 

  • difficoltà di ragionamento con rallentamento notevole del pensiero
  • confusione mentale piuttosto seria in alcuni momenti della giornata
  • perdita di memoria, con incapacità in alcuni casi di riconoscere i volti dei familiari
  • articolazione difficoltosa delle parole o altri problemi legati al linguaggio (non trovare le parole giuste, anche se molto comuni)
  • sbalzi pesanti d’umore molto repentini
  • perdita progressiva della vista
  • problemi d’udito
  • depressione o stati emozionali para-depressivi
  • incapacità di pianificare anche azioni di scarso rilievo
  • difficoltà di mantenimento della concentrazione
  • problemi di deambulazione
  • allucinazioni visive e uditive 

Ciascuno dei sintomi descritti appare solitamente in associazione con altri, in quanto le zone danneggiate del cervello svolgono spesso più di una funzione. 

Poiché questa forma di demenza è fortemente collegata ad altri eventi che causano il mancato apporto di sangue al cervello, quali ictus e ischemie, il decorso della malattia è solitamente identificabile in fasi. Queste corrispondono in genere a fenomeni ischemici o infartuali, a partire da quello scatenante. 

Come inizia la demenza vascolare

La demenza vascolare è una malattia derivata da ictus o ischemie. Il danno cerebrale causato da questi eventi traumatici per la salute del cervello è in molti casi il fattore scatenante.

In particolare gli eventi che possono portare ad un ridotto o mancato apporto di sangue al cervello, con conseguente sviluppo di questa forma di demenza sono: 

  • eventi ischemici (ischemia cerebrale, cioè riduzione del flusso sanguigno al cervello)
  • emorragie cerebrali (perdita di sangue nei vasi cerebrali)
  • infarti arteriosi importanti a danno delle grandi arterie cerebrali
  • piccoli infarti ripetuti che colpiscono piccoli vasi del cervello 

Trattandosi di una condizione secondaria ad eventi ischemici o infartuali, quindi legati alla salute del sistema cardiocircolatorio, i fattori di rischio gestibili sono quelli legati allo stile di vita che possono influire su questo elemento. 

Escludendo la predisposizione genetica a malattie cardiovascolari, che comunque gioca un ruolo, qualsiasi comportamento o condizione pregiudiziale alla salute del sistema circolatorio risulta un fattore di rischio. 

Tra i maggiori e più rilevanti indichiamo:

  • età avanzata (oltre i 65 anni)
  • sesso maschile (gli uomini sono più colpiti delle donne)
  • ipertensione arteriosa
  • condizione di forte sovrappeso o obesità
  • consumo o abuso di alcol
  • tabagismo
  • insulinoresistenza elevata o diabete
  • consumo di cibi eccessivamente grassi
  • colesterolo alto (ipercolesterolemia)
  • vita non attiva, sedentaria (senza attività fisica regolare)
  • precedenti per malattie cardiovascolari, quali infarto del miocardio
  • precedenti per malattie cerebrovascolari
  • aterosclerosi (laicamente conosciuta come arteriosclerosi)  

Risulta pertanto evidente come un corretto stile di vita con un’alimentazione sana e bilanciata, correlata all’esercizio fisico costante siano elementi di prevenzione fondamentali. Il corretto apporto di nutrienti e il movimento regolare del corpo mantengono tutti i sistemi in buona salute e aiutano a migliorare diverse situazioni patologiche e a prevenirne altre. 

Qual è la differenza tra demenza vascolare e Alzheimer

Le differenze principali tra la demenza vascolare e la malattia di Alzheimer sono relative al decorso e alla perdita di memoria. 

Il decorso della demenza vascolare è caratterizzato da fasi che si succedono in modo repentino per via della causa sottostante, ovvero ischemie, ictus e infarti cerebrali. Questi sono per definizione improvvisi e lasciano come conseguenza la demenza vascolare o un peggioramento dello stadio precedente della stessa.  L’Alzheimer invece presenta episodi di amnesia più gravi rispetto alle demenza vascolare.

Come si individua la demenza vascolare

Il paziente non ha consapevolezza della propria condizione, il che rende il supporto della famiglia fondamentale a partire proprio dalla richiesta di diagnosi.

La diagnosi viene effettuata da un neurologo tramite una serie di accertamenti, in particolare: 

  • anamnesi, cioè il colloquio con il paziente e i parenti che riferiscono i sintomi
  • osservazione obiettiva, in cui lo specialista osserva una serie di manifestazioni in risposta a determinati stimoli per accertare o escludere si tratti di malattia cerebrovascolare
  • valutazione neuropsicologica per evidenziare un eventuale deterioramento delle capacità cognitive del paziente
  • esami del sangue
  • esami specialistici come la risonanza magnetica 

Demenza vascolare, cura e decorso 

Non esiste cura al momento per la malattia in sé. Ci sono alcune possibilità farmacologiche e fisioterapiche che permettono il miglioramento delle condizioni di vita del paziente, tramite un rallentamento del decorso inevitabile della malattia. 

Il supporto psicologico e l’uso di psicofarmaci possono rientrare tra questi in quanto pur non rendendosi conto delle fasi di amnesia, i pazienti possono intuire la propria condizione da altri fattori. 

È necessario rimarcare come questo tipo di patologie sia altamente invalidante per il paziente. Oltre a questo le aspettative di vita di una persona affetta da demenza vascolare sono abbastanza ridotte, anche e soprattutto a causa della sottostante condizione cardiovascolare.