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Il dolore alle ossa: cause e rimedi

A cura di
Silvia
Accornero

Il dolore alle ossa può avere molteplici cause: può essere alleviato da antidolorifici ma per risolverlo occorre individuarne l’origine

Il dolore alle ossa è un sintomo generico, non sempre facile da individuare, che può avere diverse cause. Il dolore osseo in età avanzata è frequentemente causato dall’artrosi; spesso sono corresponsabili il freddo, l’umidità, l’eccesso di peso e la sedentarietà. Le cause del dolore osseo sono traumi, malattie non traumatiche dell’osso (infezioni, infiammazioni, artrosi, fratture da fragilità, Morbo di Paget, osteonecrosi, neoplasie), malattie sistemiche ( malattie infettive come l’influenza, malattie infiammatorie come l’artrite, malattie neoplasiche) Se il dolore alle ossa non si risolve autonomamente, occorre dunque osservare gli eventuali sintomi correlati e parlarne con il proprio medico.

Perché mi fanno male tutte le ossa?

Il dolore alle ossa rientra tra i dolori muscoloscheletrici, che riguardano, cioè, ossa, articolazioni, muscoli, legamenti, tendini, borse. Rispetto agli altri, il dolore osseo è solitamente un dolore intenso, più penetrante e profondo e, a differenza del dolore muscolare e articolare, si manifesta anche a riposo. In caso di trauma o malattie dell’osso non traumatiche il dolore è limitato alle sedi interessate dal trauma o dalla patologia. Nelle malattie sistemiche, invece, il dolore osseo è più diffuso, come nel caso dell’influenza.

Per rispondere a questa domanda è però necessario disporre di maggiori informazioni. Dolori ossei possono essere infatti legati all’avanzamento dell’età, quando si verifica un processo di degenerazione delle cartilagini che rivestono le ossa nelle articolazioni, causando l’artrosi. L’artrosi è una patologia molto frequente, assume un carattere cronico e interessa soprattutto colonna vertebrale, mani, piedi, anche, ginocchia.  

Dolori ossei possono essere accusati anche da adolescenti e possono correlati alla crescita in altezza.

I cosiddetti “reumatismi”, che è più corretto chiamare malattie reumatiche, sono invece forme di infiammazione che colpiscono ossa, tendini, articolazioni e muscoli. La casistica è estremamente ampia e varia (se ne conoscono più di cento). Tra le più note ci sono la sclerodermia, l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico.

Dolore alle ossa e dolori muscoloscheletrici

Il dolore muscoloscheletrico può interessare:

  • ossa
  • muscoli (dolore sotto forma di crampi o spasmi oppure fisso; può essere causato da traumi, malattie muscolari non traumatiche o malattie sistemiche)
  • tendini e legamenti (dolore acuto o persistente, ma meno intenso di quello osseo e legato al movimento. Solitamente dovuto ad un trauma)
  • borse (dolore costante accentuato da movimenti, dovuto più frequentemente infiammazione)
  • articolazioni (dolore costante ma legato al movimento, dovuto a traumi o malattie che coinvolgono le strutture articolari).

Non è sempre facile localizzare il dolore e individuarne l’origine; per questo è indispensabile osservare altri sintomi ed effettuare gli esami prescritti dal medico. Diversi dolori possono presentarsi insieme, ad esempio dolore alle ossa e ai muscoli. Inoltre, talvolta, il dolore muscoloscheletrico può essere conseguenza di un disturbo ad altri organi. Al contrario, se il dolore peggiora con un determinato movimento è probabile che si tratti proprio di una patologia muscoloscheletrica.

Quando preoccuparsi per il dolore alle ossa?

Per capire quando rivolgersi al proprio medico in caso di dolore alle ossa occorre porsi alcune domande:

  • è un dolore cronico o acuto?
  • sono presenti altri sintomi (affaticamento, difficoltà a dormire, riduzione dell’appetito, perdita di peso)?
  • può essere riconducibile ad un evento del quale si è al corrente (ad esempio un trauma o uno stato influenzale)?

Quando il dolore alle ossa è associato ad altri sintomi, diventa costante e non si allevia con l’assunzione di antidolorifici (che – è importante ricordarlo – agiscono solo sui sintomi e non sulle cause) può essere opportuno rivolgersi al medico, che provvederà a formulare una diagnosi somministrando specifici esami (esami del sangue, radiografie, ecografie, risonanza magnetica).

Cosa fare quando si hanno dolori alle ossa?

Il dolore alle ossa può essere alleviato con l’assunzione di antidolorifici come paracetamolo e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), su prescrizione del medico. Per risolvere il problema è però necessario agire sulle cause che, come abbiamo visto, possono essere estremamente diversificate. 

Per il trattamento di malattie traumatiche o non traumatiche dell’osso possono essere necessarie terapie chirurgiche, fisiche, farmacologiche (talvolta con iniezioni intrarticolari). Per i dolori ossei dovuti a malattie sistemiche è necessario curare la patologia di base.

Quando il dolore alle ossa deriva da posture scorrette e da una eccessiva sedentarietà l’attività fisica può aiutare, ancora meglio se associata ad uno stile di vita sano e ad una corretta alimentazione. Inoltre, si può ricorrere a bagni caldi e cerotti riscaldanti.