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Spasmi muscolari: tutto quello che c’è da sapere

A cura di
Simone
Bianchi

Lo spasmo muscolare è definito come una qualsiasi forma di contrazione muscolare di tipo involontario, non sempre accompagnata da sintomatologia dolorosa.

Che cosa sono gli spasmi muscolari?

Con spasmo muscolare si intende una contrazione, che avviene in maniera involontaria, di uno o più gruppi muscolari. Le ragioni di questo fenomeno possono essere molteplici, inclusa un’anomalia nella trasmissione nervosa che porta alla contrazione.

Lo spasmo muscolare comprende un’ampia varietà di contrazioni muscolari di tipo involontario che, non sempre, sono associate a sintomatologia dolorosa.

Qual è la causa degli spasmi muscolari?

Abbiamo visto come lo spasmo muscolare, comprendendo un’ampia varietà di contrazioni, possa essere determinato da una molteplicità di cause.

In generale, alla base di questo fenomeno possono esserci:

  • disidratazione
  • carenza di minerali
  • attività fisica prolungata
  • patologie di tipo metabolico
  • ictus
  • sclerosi multipla
  • paralisi cerebrale
  • traumi a carico della colonna vertebrale
  • intossicazione da insetticidi o stricnina
  • altre patologie neurodegenerative.

Gli spasmi muscolari non necessariamente provocano dolore, ma possono manifestarsi con crampi e, di conseguenza, algia a livello locale anche acuta e debilitante. Le contrazioni involontarie dei muscoli possono avere come conseguenza anche delle contratture che arrivano a impiegare anche giorni per manifestarsi con dei sintomi.

Quando gli spasmi muscolari interessano gli arti inferiori possono manifestarsi con crampi notturni ed essere associati alla sindrome delle gambe senza riposo

Altre cause patologiche degli spasmi muscolari possono essere le malattie di tipo sistemico come:

Tra i muscoli che possono essere colpiti da spasmi c’è anche il muscolo liscio che si trova nella parete intestinale. In questo caso le manifestazioni possono essere delle coliche.

Che cosa sono le distonie?

Gli spasmi muscolari possono essere causati anche dalle distonie, ossia disturbi a carico di gruppi muscolari che determinano disfunzionalità a livello posturale. Esempi di questa condizione sono il torcicollo o il blefarospasmo, ossia lo spasmo dei muscoli a livello oculare.

Le cause delle distonie, a loro volta, possono essere diverse e comprendere l’esposizione ad agenti chimici o disfunzioni a carico dei neurotrasmettitori che si trovano nei gangli della base, una parte del cervello.

Tra questi neurotrasmettitori possiamo citare l’acetilcolina, la dopamina, GABA o la serotonina, che hanno il compito di inviare in modo corretto le informazioni necessarie ad avviare una contrazione dei muscoli.

Quando preoccuparsi degli spasmi muscolari?

Nella maggior parte dei casi, gli spasmi muscolari - anche se associati a sintomatologia dolorosa - hanno una durata breve. Se, però, il dolore risulta particolarmente acuto e intollerabile, sarebbe opportuno rivolgersi al medico

Il consulto di uno specialista, allo stesso tempo, è necessario nel momento in cui gli spasmi sono accompagnati anche da altri sintomi come arrossamento, gonfiore o alterazione della cute, sensazione di debolezza o, ancora, aumento della frequenza degli spasmi nel corso del tempo.

Come calmare gli spasmi?

Una delle strategie di intervento più semplici per far fronte agli spasmi muscolari è rappresentata dagli esercizi di allungamento dei muscoli coinvolti. Si tratta dello stretching che viene svolto anche quando, ad esempio, si ha un crampo. L’alternativa sono massaggi profondi praticati da personale competente dopo valutazione medica.

Nella maggior parte dei casi, gli spasmi muscolari si risolvono in questo modo, senza che ci siano particolari complicanze. 

Se, invece, gli spasmi si prolungano nel tempo, potrebbe essere necessario assumere dei farmaci specifici sempre e solo su indicazione del medico. Nei casi meno gravi sono sufficienti farmaci per via orale, in quelli più severi potrebbe esserci bisogno di ricorrere a iniezioni.

Terapie specifiche vengono modulate a seconda della causa scatenante che, come abbiamo visto, può essere neurologica, metabolica, etc.