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Lo stafilococco aureo: cos’è e come si cura


Lo stafilococco aureo è un batterio responsabile di molte patologie che coinvolgono diversi distretti corporei, come pelle, vie respiratorie e mucose. Vediamo di cosa si tratta, come prevenirlo e curarlo.

Che cos'è lo stafilococco aureo

Lo stafilococco aureo è un batterio Gram-positivo dalla forma sferica, appartenente alla famiglia degli stafilococchi. Questo batterio è considerato un normale commensale della pelle e delle mucose umane, e si trova in particolare nel naso ma anche nella gola, dal momento che è in grado di colonizzare questi tessuti senza causare alcun tipo di infezione.

Tuttavia, quando le difese dell'organismo sono compromesse, o in presenza di ferite o lesioni, lo stafilococco aureo può diventare patogeno e causare una serie di infezioni, che possono essere localizzate o sistemiche, alcune delle quali potenzialmente letali.

L’aggettivo “aureo" è dovuto alla caratteristica colorazione giallo-oro dei batteri in coltura. Dal momento che lo stafilococco aureo è un organismo altamente adattabile, può diventare resistente agli antibiotici, rappresentando quindi un significativo rischio per la salute.

La prevenzione dell'infezione comporta buone pratiche igieniche come il frequente lavaggio delle mani, la copertura di tagli e ferite e l'evitare il contatto con individui infetti. Il trattamento di solito prevede l'uso di antibiotici, anche se ceppi di stafilococco resistenti agli antibiotici, e in particolare alla meticillina, possono essere più difficili da trattare.

Cosa provoca lo stafilococco aureo?

Lo stafilococco aureo è responsabile di infezioni acute che possono coinvolgere diversi distretti corporei, per esempio:

  • Cute
  • Apparato respiratorio
  • Apparato scheletrico
  • Sistema nervoso centrale
  • Apparato urinario.

L’infezione da stafilococco, più precisamente, può avvenire secondo due possibili meccanismi:

  • Semplice presenza del batterio e sua relativa proliferazione che scatena infezioni a livello del tessuto colpito, come avviene per pelle e mucose
  • Capacità del batterio di rilasciare tossine che agiscono come una sorta di veleno, come succede nelle intossicazioni alimentari.

In generale, il batterio è la causa principale di infezioni di pelle e tessuti molli. Nella maggior parte dei casi, i disturbi a cui dà esito non sono gravi. Tuttavia, è possibile che si sviluppino infezioni severe, in particolare se provocate dai ceppi resistenti alla meticillina. 

In base al tipo di infezione contratta e al tipo di organi e tessuti interessati dal processo infettivo, è possibile sviluppare diverse patologie, di cui le principali includono:

Infezione da stafilococco aureo nei bambini

I bambini possono essere più suscettibili alle infezioni da stafilococco, sviluppando le patologie elencate nel paragrafo precedente. Tuttavia, questi sembrano essere maggiormente soggetti a:

  • Patologie cutanee
  • Sindrome della cute ustionata, soprattutto nei primi 5 anni di vita
  • Polmonite
  • Batteriemia
  • Osteomielite
  • Artrite settica.

Che sintomi provoca?

I sintomi provocati da un’infezione da stafilococco aureo variano in base al tipo di patologia che il batterio provoca, e alla sede coinvolta. Per esempio, le infezioni cutanee si manifestano solitamente con brufoli o foruncoli infiammati e possono evolvere in impetigine, caratterizzata da croste, o in cellulite, caratterizzata da pelle gonfia e calda.

Le infezioni ossee possono provocare, a livello dell’area infetta, dolore, calore, gonfiore, arrossamento, febbre e brividi. L’endocardite è caratterizzata da sintomi simil-influenzali, come febbre, brividi, stanchezza. Nella sua forma severa, è possibile evidenziare tachicardia, dispnea, ed edema a livello degli arti.

I sintomi della polmonite includono febbre alta, tosse, brividi, dolore al petto, fame d’aria. La sindrome da shock tossico causa febbre alta, severa ipotensione, diarrea, vomito, senso di confusione.  Nel caso di intossicazione alimentare, il batterio agisce attraverso il rilascio di tossine, provocando nausea, vomito, crampi addominali e diarrea.

Come si prende il batterio stafilococco? Trasmissione e contagio

Il contagio da stafilococco aureo avviene in genere attraverso il contatto fisico, e più frequentemente da mani contaminate. Nello specifico, la trasmissione può verificarsi attraverso:

  • Il contatto con oggetti contaminati, ad esempio: maniglie delle porte, pulsanti di ascensori, attrezzi in palestra ecc
  • Il contatto diretto con un individuo infetto
  • L’assunzione di alimenti o bevande contaminate
  • Via aerea, mediante tosse, starnuti, gocce di saliva.

La pelle e le mucose sono generalmente una barriera impenetrabile per il microbo. Questo, tuttavia, può invadere l’organismo e introdursi nei tessuti profondi e nel sangue attraverso porte aperte o semiaperte, come ad esempio ferite, tagli, traumi, o a cause di un abbassamento delle difese immunitarie, o un trattamento con dispositivi medici invasivi come il catetere, ad esempio. 

Di conseguenza, sono più esposti all’infezione i soggetti immunodepressi e i pazienti ospedalizzati, dal momento che in ospedale è più frequente trovare ceppi antibiotico-resistenti a causa dell’utilizzo quotidiano di antibiotici.

Diagnosi

Per accertare la presenza di stafilococco aureo si ricorre in genere, oltre che all’esame obiettivo e all'anamnesi, alla coltura di campioni raccolti da mucose, fluidi, liquidi corporei o sangue.

Una volta individuata la presenza del microrganismo, l’esecuzione di un antibiogramma valuterà quale antibiotico è più efficace per debellarlo. In alcuni casi particolari, come quello di sospetta osteomielite, è possibile avvalersi di esami strumentali come radiografia, TAC, risonanza magnetica e scintigrafia ossea.

Quanto tempo ci vuole per guarire dallo stafilococco aureo? 

Se trattato adeguatamente, le infezioni da stafilococco aureo si risolvono, in genere, nell’arco di 1-3 settimane. I tempi di guarigione, tuttavia, dipendono dal tipo e dalla gravità dell'infezione, e dalla tempestività della diagnosi e del trattamento. 

In generale, le infezioni da stafilococco aureo di lieve entità possono guarire in pochi giorni con l'uso di antibiotici appropriati, riposo e igiene adeguata. Le infezioni più gravi, invece, possono richiedere settimane o addirittura mesi di terapia antibiotica e cure intensive.

Cura e trattamento

Il trattamento d’elezione per l’infezione da stafilococco è la somministrazione di antibiotici, il cui tipo varia in base alla gravità, alla sede e al ceppo batterico responsabile dell’infezione.

In presenza di ceppi resistenti agli antibiotici che si usano normalmente, come le penicilline, è possibile ricorre all’uso di oxacillina. Altre classi di antibiotici che possono dimostrarsi utili sono:

  • Cefalosporine
  • Fluorochinoloni
  • Macrolidi
  • Tetracicline
  • Carbapenemi
  • Aminoglicosidi (come gentamicina).

Per il trattamento delle infezioni dovute a stafilococchi resistenti alla meticillina (MRSA: Meticillin-Resistant Staphylococcus Aureus) è possibile avvalersi invece di:

  • Peptidi ad azione antibiotica come: vancomicina, teicoplanina, daptomicina
  • Linezolid, principio attivo appartenente della classe degli oxazolidinoni.