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​​Il versamento pleurico: cos’è e come intervenire

A cura di
Marco
Baroni

Il versamento pleurico è un accumulo patologico di liquido nelle pleure, ovvero le membrane che rivestono i polmoni. Vediamo sintomi, cause e trattamenti.

Cos’è il versamento pleurico?

Il versamento pleurico è un accumulo anomalo di liquido nella cavità pleurica, che è lo spazio tra i foglietti della pleura, la membrana che riveste e avvolge i polmoni. Questo spazio normalmente contiene una piccola quantità di liquido che aiuta i polmoni a muoversi senza attrito durante la respirazione. Tuttavia, quando si verifica un'eccessiva produzione di liquido o un problema nel drenaggio, può verificarsi un versamento pleurico. Il liquido che si accumula può essere di diversi tipi, come plasma, sangue o pus, a seconda della causa che ha dato origine alla condizione.

Quali sono i sintomi di un versamento pleurico?

Il sintomo principale di un versamento pleurico è la dispnea, ovvero la difficoltà a respirare. Altri sintomi che possono accompagnare la condizione includono:

  • dolore toracico, che può essere acuto e pungente e tende ad aumentare con i movimenti inspiratori
  • tosse
  • febbre.

I sintomi possono variare a seconda della causa che ha determinato il versamento pleurico. Ad esempio, se la condizione è dovuta a un'infezione polmonare, possono verificarsi anche produzione di catarro o respiro sibilante.

Cosa può provocare un versamento pleurico? Cause e fattori di rischio

Un versamento pleurico può essere causato da diverse condizioni e malattie, tra cui:

Caratteristiche del liquido

Le caratteristiche del liquido raccolto in un versamento pleurico forniscono preziose informazioni sulle cause che hanno originato la condizione. Nello specifico, il liquido può essere:

  • essudato, caratterizzato da un alto contenuto di proteine
  • trasudato, prevalentemente plasma.

Questa distinzione è fondamentale per l’individuazione della patologia sottostante. Per esempio, l'insufficienza cardiaca e la cirrosi sono spesso associate a liquido trasudativo nella cavità pleurica; mentre polmonite, cancro e infezioni virali tendono a generare un versamento pleurico essudativo.

L'emotorace, ovvero la presenza di sangue nella cavità pleurica, è solitamente conseguenza di un trauma toracico. In circostanze rare, una rottura di un vaso sanguigno può causare la fuoriuscita di sangue nella cavità pleurica, senza che vi sia stato un trauma diretto. Altre cause possono includere la dilatazione dell'aorta (aneurisma) o la diffusione di infezioni polmonari come la polmonite o l'ascesso.

L'accumulo di pus nella cavità pleurica, noto come empiema, può derivare dalla diffusione di infezioni polmonari o da altri traumi o interventi chirurgici al torace. La presenza di liquido linfatico, chiamato chilotorace, è causata da danni al dotto linfatico principale o da ostruzioni dovute a tumori. L'urina nella cavità pleurica, un fenomeno rarissimo, noto come urinotorace, può verificarsi in caso di ostruzione dei tubuli che drenano l'urina dai reni.

Infine, il liquido pleurico ad alto contenuto di colesterolo è spesso associato a un versamento pleurico persistente, causato da condizioni patologiche come la tubercolosi o l'artrite reumatoide.

Quando il versamento pleurico è pericoloso?

La gravità di un versamento pleurico dipende principalmente dalla causa che ha provocato la condizione e dalla gravità dell'accumulo di liquido. In generale, la condizione può diventare pericolosa quando:

  • causa compromissione respiratoria: un'eccessiva quantità di liquido nella cavità pleurica può comprimere i polmoni, limitando la capacità respiratoria e causando difficoltà respiratorie significative. In casi estremi, questo può portare a ipossia (basso livello di ossigeno nel sangue) e insufficienza respiratoria
  • provoca complicazioni: alcuni tipi di versamento pleurico, come l'empiema (accumulo di pus) o l'emotorace (accumulo di sangue), possono portare a complicazioni gravi come l'infezione generalizzata (sepsi) o lo scompenso cardiaco acuto
  • indica la presenza di patologie gravi: come il cancro ai polmoni o l'insufficienza cardiaca congestizia. La gestione tempestiva di queste condizioni è essenziale per prevenire complicazioni.

Diagnosi

La diagnosi di un versamento pleurico di solito coinvolge una serie di passaggi. Il primo passo è l’anamnesi e valutazione dei sintomi, come la presenza di dispnea, dolore toracico, tosse secca, febbre o affaticamento. A questa segue l’esame fisico, durante il quale, il medico ausculta i polmoni con uno stetoscopio per individuare eventuali suoni anomali, come crepitii o rumori diminuiti. Possono anche eseguire la percussione toracica.

Altri strumenti diagnostici per confermare la presenza di un versamento nella pleura includono:

  • tecniche di imaging: la radiografia del torace è uno degli esami principali per la diagnosi di versamento pleurico. Può mostrare la presenza del liquido tra i polmoni e la parete toracica. Se necessario, possono essere richiesti ulteriori test di imaging come la tomografia computerizzata (TC) o l'ecografia toracica per fornire immagini più dettagliate del torace
  • toracentesi: è un procedimento in cui viene inserita un ago attraverso la parete toracica per aspirare una piccola quantità di liquido pleurico. Questo fluido viene poi analizzato per determinare la causa del versamento pleurico
  • altri test di laboratorio: il liquido pleurico ottenuto tramite la toracentesi può essere sottoposto ad analisi in laboratorio, come il conteggio delle cellule, la valutazione chimica (proteine, glucosio, lattato) e le colture microbiologiche, per aiutare a identificare l'origine del versamento.

In alcuni casi, possono essere necessari ulteriori test diagnostici, come la biopsia pleurica o la scansione radionuclidica, per caratterizzare ulteriormente la natura del versamento.

Come si cura un versamento pleurico?

Il trattamento di un versamento pleurico dipende dalla causa sottostante e dalla gravità della condizione. Nel caso di versamenti pleurici di piccole dimensioni e asintomatici, può essere sufficiente adottare una strategia di attesa con il monitoraggio regolare del paziente. In questi casi, potrebbero non essere necessarie terapie invasive. Altre opzioni terapeutiche includono:

  • toracentesi: come detto, è il drenaggio del liquido pleurico accumulato attraverso un ago inserito nella cavità pleurica. Questa procedura può alleviare i sintomi respiratori e fornire un campione di liquido pleurico per scopi diagnostici
  • drenaggio pleurico: se il versamento pleurico è abbondante o persistente, potrebbe essere necessario posizionare un tubo toracico per un drenaggio continuo del liquido pleurico. Questo può essere fatto mediante una procedura chiamata pleurocentesi, che prevede l'inserimento di un tubo flessibile attraverso la parete toracica. Il tubo viene poi collegato a un sistema di drenaggio che consente il deflusso continuo del liquido
  • terapia farmacologica: in alcuni casi, i farmaci possono essere utilizzati nel trattamento del versamento pleurico. Ad esempio, se la causa del versamento è un'infezione, possono essere prescritti antibiotici.

In casi di versamenti pleurici gravi o recidivanti, potrebbe essere necessario intervenire chirurgicamente per rimuovere o prevenire l'accumulo di liquido pleurico. Questo può essere fatto mediante una procedura chiamata decorticazione pleurica o pleurodesi, che mira a rimuovere la membrana esterna della pleura o ad attaccare le due pleure per evitare la formazione di nuovi versamenti.