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Cisti dermoidi, cosa sono e come trattarle


La cisti dermoide è una conformazione tumorale benigna che si sviluppa a partire dalle cellule germinali e che insorge solitamente a livello delle ovaie

Cosa sono le cisti dermoidi?

La cisti dermoide - nota anche come teratoma -  è una conformazione tumorale di natura benigna che si sviluppa, nella maggior parte dei casi, a livello delle ovaie. Tuttavia, teoricamente, potrebbe manifestarsi in qualsiasi parte del corpo. Essa ha origine dalle cellule germinali, le stesse a partire dalle quali si formano le cellule della riproduzione: ovociti e spermatozoi. La peculiarità di queste cellule sta nella loro capacità di crescere e differenziarsi in varie tipologie di tessuti

Le cisti dermoidi appaiono come masse tondeggianti, costituite da una parete esterna solitamente formata da cellule cutanee, che al loro interno possono contenere peli, denti, ma anche tessuti come quello muscolare, nervoso, abbozzi di cartilagine e ossa o, ancora, ghiandole sebacee. Ciò è dovuto appunto alle cellule germinali e alla loro capacità di differenziarsi.

Solitamente, le cisti dermoidi sono asintomatiche, a meno che le loro dimensioni non crescano al punto da creare problemi ai tessuti e agli organi circostanti. In quella eventualità, il dolore è la principale manifestazione e potrebbe rendersi necessaria la rimozione chirurgica della cisti

Cisti dermoide a livello ovarico

Le ovaie sono la regione in cui è più comune insorgano le cisti dermoidi. Più rare sono, invece, le eventualità in cui si sviluppino in altri distretti. Nella maggior parte dei casi, queste cisti sono asintomatiche, per cui risulta difficile identificarle. 

L’esame diagnostico principale per le cisti ovariche, in ogni caso, è l’ecografia transvaginale, grazie alla quale è possibile confermare o meno la loro presenza.

Per il completamento diagnostico, possono essere utili anche la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica.

Nei casi in cui ci siano manifestazioni sintomatologiche, queste includono comunemente dolore pelvico e all’altezza delle ovaie. Meno frequenti, invece, sono sintomi quali alterazione del normale ciclo mestruale, dolore addominale e aumento del numero di minzioni quotidiane, condizione nota come pollachiuria.

Perché si formano le cisti dermoidi?

La cisti dermoide è un difetto di natura congenita, ossia è presente fin dalla nascita. Ad oggi, tuttavia, non si conosce la causa esatta di queste conformazioni. Si ipotizza un’anomalia di tipo genetico, a causa della quale alcune cellule germinali aumenterebbero quando, invece, non dovrebbero farlo. Si tratterebbe di un errore a livello di trasduzione cellulare che spingerebbe le cellule germinali a replicarsi e differenziarsi. 

Quando una cisti è pericolosa?

Abbiamo detto come, nella maggior parte dei casi, la cisti dermoide abbia un’evoluzione benigna, con un tasso di crescita basso e una diagnosi che, solitamente, avviene in maniera incidentale. 

In eventualità assai più rare, invece, il teratoma può degenerare in una neoplasia maligna che prende il nome di teratoblastoma. Si tratta di un tumore che, al contrario di una cisti dermoide, ha un tasso di crescita molto più alto, che porta la massa tumorale ad avere dimensioni anche di diversi centimetri in un arco temporale breve. 

A causa della velocità di crescita, il teratoblastoma porta rapidamente al manifestarsi della sintomatologia compressiva. 

Questo tumore va trattato il più tempestivamente possibile, in seguito alla diagnosi. Si può procedere o con la chemioterapia o con la rimozione chirurgica, in base ai risultati dell’esame istologico e alle dimensioni della massa tumorale

Quando operare una cisti dermoide?

Nonostante si tratti di un tumore benigno, l’intervento chirurgico per rimuovere una cisti dermoide si rende necessario nel momento in cui questa raggiunge dimensioni importanti. Al punto da causare alterazioni alle normali funzionalità anatomiche del distretto in cui si sviluppano.