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Cisti renali: cause, sintomi, cure e trattamenti


Le cisti renali sono sacche che contengono liquido, localizzate a livello dei reni. Nella maggior parte dei casi, non comportano sintomi o alterazioni funzionali

Cosa sono le cisti renali?

Le cisti renali sono conformazioni anomale, nella maggior parte dei casi benigne e asintomatiche. Si tratta di sacche piene di liquido che non devono necessariamente essere rimosse, in quanto solo raramente comportano complicazioni o danni funzionali.

Possono insorgere in forma isolata, ma anche aggregate in gruppo. Si sviluppano in un solo rene o bilateralmente. A seconda della severità della condizione clinica che determinano e delle manifestazioni sintomatologiche che comportano, si possono classificare in cisti renali semplici o complesse.

Le prime non comportano alcun tipo di sintomo né alterazioni funzionali ai reni, mentre le cisti complesse causano dolore, rischio sanguinamento, infezioni e, di conseguenza, anche la possibilità che vengano inficiate le funzioni renali.

Ad oggi, non è ancora chiaro quali siano esattamente le cause delle cisti ai reni. L’ipotesi più diffusa nella comunità scientifica è che siano il risultato dell’indebolimento delle pareti dei reni, che determina la formazione di tasche dette diverticoli. Queste tasche, una volta riempitesi di liquido e staccatesi dalle pareti renali, formerebbero le cisti.

Cosa comporta avere una cisti al rene?

Come abbiamo detto, nella maggior parte dei casi, le cisti renali non comportano alcun tipo di sintomo né particolari complicazioni. In eventualità più rare, in cui le cisti raggiungono dimensioni maggiori o si infettano, il paziente potrebbe accusare dolori ai fianchi, stati febbrili in caso di infezione e possibili disfunzioni a livello dei reni. Per risolvere questa condizione clinica, si interviene aspirando il liquido contenuto nelle cisti e disinfettando il tutto.

Per quanto riguarda l’aspetto diagnostico, molto spesso le cisti vengono identificate in modo incidentale, nel corso di visite o esami effettuati per altre patologie. L’ecografia renale è l’esame strumentale più utilizzato per diagnosticare le cisti, ma possono essere utili a questo scopo anche risonanza magnetica e tomografia computerizzata.

Come si curano le cisti al rene?

Le caratteristiche delle cisti e la severità della condizione clinica che determinano indicano la strada su come comportarsi e sul tipo di intervento da effettuare.

Nel caso di cisti semplici, che non causano sintomi o danni alla funzionalità renale, non è necessario alcun trattamento o intervento terapeutico.

Al contrario, in presenza di sintomatologia o disturbi di vario genere, un approccio possibile consiste nell’aspirare il contenuto delle cisti e successiva alcolizzazione per disinfettare

Per prima cosa, è necessario individuare la cisti e lo si fa attraverso le immagini restituite dall’ecografo. Dopodiché, viene bucata con un ago sottile infilato nella cute, la cisti viene quindi svuotata del liquido e riempita con soluzione alcolica allo scopo di sclerotizzarla

L’intervento chirurgico di rimozione viene eseguito solitamente in laparoscopia.

Quando togliere una cisti al rene?

La rimozione chirurgica delle cisti si rende necessaria nel momento in cui queste presentano determinate caratteristiche riscontrabili attraverso i risultati degli esami strumentali per immagini. 

In base ad essi, le cisti possono essere classificate secondo quattro gradi diversi di severità, dove quattro è il livello più alto di pericolosità. In quest’ultimo caso, la cisti merita un’attenzione particolare perché rischia di degenerare in patologie più gravi e compromettere la funzionalità del rene. 

Queste tipologie di cisti vanno monitorate nel tempo, attraverso esami ecografici o indagini radiologiche, per seguirne l’evoluzione nel tempo e intervenire opportunamente nell’eventualità si aggravino.

Le cisti che rientrano tra i livelli più alti della scala vanno rimosse con intervento chirurgico. Si tratta di quei casi in cui per dimensioni o per organi adiacenti coinvolti, le cisti rischiano di determinare complicanze anche gravi.

L’intervento più comune è quello effettuato in laparoscopia, un trattamento mini-invasivo che consiste nel praticare due piccoli fori a livello dell’addome, in cui inserire strumenti specifici attraverso i quali il chirurgo rimuoverà le cisti senza arrecare alcun danno ai reni