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La nevralgia. Di cosa si tratta, sintomi e rimedi

A cura di
Laura
Geremia

La nevralgia è un dolore derivante da infiammazione del nervo, un suo trauma o una sua irritazione. Quali sono le cause? E come si può intervenire?

Come si definisce una nevralgia?

Il termine nevralgia può essere tradotto letteralmente con l’espressione: dolore ad un nervo. Più propriamente la nevralgia può manifestarsi come dolore intenso e, a seconda della gravità del danno patito dal nervo, anche lancinante.

Si tratta quindi di un dolore acuto, causato da un danno o da irritazione che si irradia lungo il decorso del nervo interessato. Questa condizione può essere invalidante sia sul piano fisico che sul piano psicologico, determinando nel paziente disagio e stress.

Quanti tipi di nevralgia esistono?

Le nevralgie si distinguono in base alla sede o al nervo che risulta interessato. Si può avere infatti:

  • nevralgia del trigemino, che colpisce le aree del viso che sono interrate dal quinto nervo cranico
  • nevralgia intercostale, in questo caso ad essere interessati sono i nervi intercostali presenti nella gabbia toracica
  • nevralgia occipitale, ricompresa tra le neuropatie craniali dolorose
  • nevralgia dentale o, più comunemente, mal di denti.

Un secondo tipo di classificazione si basa sulle cause, e in questo senso è possibile parlare di neuropatia diabetica, nevralgia posterpetica, conseguenza di una infezione da Herpes Zoster o alcolica.

Da cosa può dipendere una nevralgia?

Le cause sottostanti possono essere molteplici. Tra le principali si indicano:

  • infezione da Herpes Zoster, sifilide, HIV, Borrelia, epatite. Tutti gli agenti infettivi possono essere causa di una nevralgia
  • trauma o intervento chirurgico
  • da amputazione, nei casi di arto fantasma, quando il paziente ha l’anomala sensazione della presenza di un arto, successivamente alla sua amputazione
  • compressione del nervo da parte di vasi sanguigni, di legamenti, o per la presenza di una massa tumorale
  • patologie croniche quali diabete, insufficienza renale, sclerosi multipla
  • alcolismo
  • carenze vitaminiche del gruppo B
  • farmaci, specie i chemioterapici.

Spesso la causa è idiopatica, rimane quindi sconosciuta.

Che dolore porta la nevralgia? Quali sintomi?

Il dolore può essere acuto, lancinante, manifestarsi come una scossa elettrica, o essere bruciante. Può inoltre essere intermittente, con fasi di acuzie e di remissione, o costante. Il dolore percorre il decorso del nervo.

Ci sono tuttavia altri sintomi correlati quali:

  • formicolio
  • perdita di forza di un gruppo muscolare
  • alterazione della sensibilità
  • ipersensibilità al tatto o alla temperatura.

Si tratta di sintomi che possono influire in modo notevole sulle normali attività del paziente e, in termini più ampi, sulla qualità della vita. Determinando anche condizioni di ansia o di depressione.

Quanto può durare?

La durata dei sintomi è variabile. Può manifestarsi ad intermittenza, con periodi di quiete anche lunghi diversi mesi, cui seguono ulteriori mesi di dolore intenso.

Altre volte, invece, il dolore può manifestarsi in modo costante, e se non opportunamente trattato può in genere durare anche per mesi o anni.

In che modo avviene la diagnosi?

La diagnosi, presso lo specialista neurologo, si svolge a partire dalla descrizione dei sintomi da parte del paziente. In alcuni casi, come nel caso di nevralgie post erpetiche, non risulta particolarmente complesso risalire alla causa sottostante.

Nei casi in cui sia necessaria una diagnosi differenziale, è possibile approfondire le indagini attraverso alcuni esami strumentali quali:

L’elettromiografia risulta utile al fine di intercettare, in modo particolarmente accurato, il danno subìto dalla radice nervosa colpita.

Cosa fare per combattere la nevralgia?

Il trattamento delle nevralgie può essere effettuato quando è possibile individuare la causa scatenante, per poi agire su di essa eliminandola o circoscrivendola.

Se ad esempio la causa è metabolica bisogna correggere l’alterazione, come in caso di diabete scompensato. Se invece la causa è di natura compressiva, è necessario intervenire chirurgicamente per rimuovere la compressione, come accade quando il paziente soffre di tunnel carpale. Nei casi, infine, in cui la causa scatenante è una carenza, il deficit va corretto con l’apporto necessario, come per la carenza di vitamina B12.

Esistono farmaci ad hoc efficaci sul dolore nevralgico, farmaci quali alcuni antiepilettici e antidepressivi, analgesici contenenti oppioidi, anestetici locali, poiché spesso la nevralgia non risponde ai comuni analgesici.

In alcuni casi è necessario effettuare un blocco nervoso, iniettando farmaci direttamente nel nervo, o ricorrere all’ablazione del nervo mediante radiofrequenza o calore o iniezione di sostanze chimiche. Ci sono anche terapie alternative come l’agopuntura, il biofeedback e le tecniche di rilassamento che possono aiutare a controllare il dolore.

Nella maggior parte dei casi le nevralgie non sono pericolose per la vita e possono essere trattate. Tuttavia se non curate comportano una situazione invalidante che può cronicizzarsi. Alcune forme, in conclusione, possono migliorare o scomparire dopo un po’ di tempo, anche se la causa rimane sconosciuta.