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Polipi gastrici, cosa sono e come si curano


I polipi gastrici sono il risultato di una formazione anomala di tessuto connettivo sulla mucosa dello stomaco e possono avere natura sia benigna sia maligna

Cosa sono i polipi gastrici?

I polipi sono rigonfiamenti dovuti allo sviluppo anomalo di tessuto connettivo a livello della mucosa. Generalmente hanno piccole dimensioni, ma è importante tenerli sotto controllo perché potrebbero degenerare in forme maligne.

In base alle caratteristiche che possiedono e alle conseguenze cliniche che possono provocare, i polipi si distinguono in:

  • benigni/maligni: a secondo che intacchi solo i tessuti circostanti o arrivi a svilupparsi anche agli organi e tessuti vicini (in quest’ultimo caso viene chiamato più propriamente carcinoma)
  • singoli/multipli: nel secondo caso siamo in presenza di quella che viene definita poliposi
  • lisci/rugosi: si differenziano per la forma, che è regolare nel primo caso e irregolare nel secondo
  • sessili: appaiono piatti e aderiscono alla mucosa completamente
  • peduncolati: si legano alla mucosa attraverso una sorta di gambo.

Nella maggior parte dei casi, i polipi gastrici non provocano alcuna manifestazione sintomatologica o segno della loro presenza. Ecco perché, generalmente, vengono diagnosticati in modo casuale nel corso di esami prescritti per altre ragioni, come in occasione di una gastroscopia.

Una volta individuati, i polipi gastrici - nel caso siano di piccole dimensioni - possono essere rimossi o può essere prelevata una porzione di tessuto per l’esame bioptico qualora, invece, siano di grandi dimensioni. 

Anche i polipi gastrici possono essere classificati in varie tipologie a seconda delle loro caratteristiche:

  • iperplastici: sono nella maggior parte dei casi una delle conseguenze di una gastrite che si è cronicizzata e che, solitamente, è dovuta ad un’infezione da Helicobacter pylori. Solo in rare eventualità queste forme di polipi gastrici (che rappresentano fino al 93% di tutti i polipi allo stomaco) degenerano in neoplasie maligne
  • ghiandolari: generalmente si formano nel fondo dello stomaco (per questo vengono chiamati polipi ghiandolari del fondo), hanno dimensioni piccole e possono formarsene tanti. Nelle persone che assumono inibitori della pompa protonica o che registrano una bassa frequenza dell’infezione da Helicobacter, rappresentano la tipologia di polipo più comune
  • polipi adenomatosi: sono associati anch’essi a infezioni da Helicobacter e a gastrite cronica, costituiscono fino al 26% di tutti i polipi allo stomaco e, a differenza dei precedenti possono degenerare in carcinomi
  • polipi amartomatosi:  è una forma di polipo che, in realtà, è piuttosto raro si formi nello stomaco. Fanno parte di questa famiglia i polipi della sindrome di Peutz-Jeghers, quelli della sindrome di Cowden e i polipi giovanili, che hanno una prevalenza del 2% in bambini e adolescenti. Ad eccezione dei polipi della sindrome di Peutz-Jeghers, gli altri non hanno un’evoluzione maligna.

Perché vengono i polipi allo stomaco?

Abbiamo visto come una delle cause più comuni dei polipi gastrici sono le infiammazioni croniche dovute alla gastrite. 

Le infiammazioni, infatti, in una percentuale compresa tra il 70 e il 90%, rappresentano la causa più comune di adenomi, polipi allo stomaco e polipi iperplastici.

I polipi possono avere anche natura ereditaria come nel caso di una rara sindrome, chiamata poliposi adenomatosa familiare che porta allo sviluppo di polipi della ghiandola del fondo.

Infine, i polipi possono essere dovuto all’assunzione di alcuni farmaci quali quelli assunti contro l’acidità di stomaco (gli inibitori della pompa protonica).

Che disturbi danno i polipi allo stomaco?

Nella maggior parte dei casi, come accennato, i polipi non comportano alcun tipo di sintomo. Le cose possono cambiare nel caso in cui si ingrossino o nell’eventualità in cui sulla loro superfici si formino delle ulcere. 

Può succedere - anche se è molto raro - che i polipi blocchino il passaggio tra lo stomaco e l’intestino tenue.

In caso di manifestazioni sintomatologiche, possono essere compresi dolore a livello dell’addome facendo pressione, nausea, presenza di tracce ematiche nelle feci e anemia.  

In particolare, la presenza ricorrente di sangue nelle feci è uno dei sintomi che richiederebbe il consulto di un medico, soprattutto se abbinata ad uno dei segnali sopra descritti.

Come si tolgono i polipi allo stomaco?

La rimozione dei polipi è una scelta sempre consigliabile e non dipende dalla loro tipologia. La fase post operatoria, invece, richiede controlli endoscopici a cadenza regolare solo nel caso in cui si tratti di polipi adenomatosi.

I polipi vengono rimossi solitamente attraverso una polipectomia endoscopica, ossia una procedura che consente la loro asportazione attraverso l’utilizzo dell’endoscopio inserito dal tubo digerente.

L’endoscopio viene utilizzato anche a scopo diagnostico oltre che terapeutico. 

È costituito da un tubo rigido sulla cui estremità sono installate luce e videocamera e all’interno del quale viene inserito un bisturi elettrico che ha la forma di un cappio.

Quest’ultimo viene utilizzato per recidere e asportare i polipi evitando l'intervento tradizionale di chirurgia, più invasivo.

L’intervento con endoscopia è quasi sempre risolutivo, tranne quando il polipo ha subito un’evoluzione cancerosa. In tale eventualità potrebbe essere necessaria la soluzione chirurgica tradizionale.

Visto che l’apparato interessato è quello digerente, dopo interventi di questo tipo, è necessario evidentemente prestare grande attenzione al proprio regime alimentare, seguendo scrupolosamente le indicazioni mediche.

A tal proposito, sarebbe bene seguire un’alimentazione leggera, assumendo cibi morbidi. È bene evitare anticoagulanti o farmaci antinfiammatori e ogni tipo di sforzo addominale, soprattutto a stretto giro dall’intervento.

La pressione arteriosa va tenuta sotto controllo e nel caso si verificassero episodi di sanguinamenti anali o altre manifestazioni sospette, è necessario contattare tempestivamente il medico curante, mantenendo nel frattempo il digiuno a scopo precauzionale.

Cosa mangiare dopo polipectomia allo stomaco?

Le 24 ore che seguono l’intervento di asportazione dei polipi sono le più delicate. Per questa ragione, viene somministrato un regime alimentare prettamente liquido e privo di cibi solidi. Sarebbe bene prolungare questa dieta anche nelle 48 ore successive alla polipectomia, evitando nei giorni seguenti gli alcolici.