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Le flatulenze


Le flatulenze sono emissioni eccessive di gas intestinali che si sono accumulati a causa, per esempio, di cattive abitudini alimentari o per disturbi legati ai cibi assunti.

Cosa vuol dire flatulenze?

Per flatulenze si intendono le emissioni di gas intestinali dovute soprattutto all’alimentazione e alla fermentazione del cibo non digerito all’interno del colon. È un disturbo comune a qualsiasi età e del quale le persone interessate tendono a non parlare nemmeno con un medico. Da una parte scatta un comprensibile senso di vergogna e del pudore, dall’altra c'è la consapevolezza che questo disturbo non sia legato a particolari problematiche e tenda a risolversi da solo, anche se potrebbe essere una spia per alcune patologie.  


La flatulenza può essere legata:

Si contraddistingue per l’emissione involontaria dei gas intestinali dall’ano. Come è facilmente immaginabile, è una situazione che può creare notevole imbarazzo all’interno di contesti sociali e di condivisione degli spazi, come accade per esempio quando si è al lavoro o in presenza di altre persone. 

Da parte sua, l’intestino produce in modo naturale dei gas che poi vanno eliminati. Il problema sorge nel momento in cui questa emissione è eccessiva e si accompagna in generale ad un senso di malessere gastrointestinale, per cui è necessario intervenire con alcuni accorgimenti per attenuare, ridurre ed eliminare del tutto il fenomeno. 

A cosa è dovuta la flatulenza?

L’emissione dei gas intestinali per via anale, come indicato in precedenza, è una conseguenza fisiologica per la produzione di gas da parte dei microrganismi presenti nell’intestino che compongono la cosiddetta flora batterica. 

  • La flora batterica contribuisce alle fasi finali del processo di digestione e in particolare all’assorbimento dei principi nutritivi all’interno di bevande e cibi.
  • Con la fermentazione dei carboidrati e delle fibre contenuti da cereali, verdura e frutta si completa la fase digestiva. 

Il cattivo odore delle emissioni è determinato dalla presenza di zolfo nel cibo che porta alla produzione di solfuro di idrogeno. 

L’intestino di una persona che non presenta disturbi a livello gastrointestinale contiene all’incirca 200 ml di gas. Questa quantità è destinata ad aumentare sensibilmente in presenza di alcuni fattori:

  • la dieta del soggetto in questione
  • funzionalità regolare o meno dell’intestino
  • diarrea o stitichezza
  • stress
  • ormoni
  • composizione della flora intestinale, soprattutto per l’assunzione di farmaci.

Se consideriamo la dieta, per esempio, gli alimenti ricchi di fibre vegetali o carboidrati facilitano la fermentazione da parte dei batteri intestinali. L’accumulo di gas raddoppia o triplica, incidendo sul volume dei gas intestinali che supera la soglia dei 200 ml. 

Non conta solo ciò che mangiamo, ma anche come. Una cattiva deglutizione dei cibi dovuta magari alla pessima abitudine di mangiare e bere velocemente, senza masticare bene, mentre si è distratti e quindi non dedicando concentrazione e tempo sufficiente al pasto: sono tutti elementi che rientrano tra i fattori scatenanti della flatulenza. 

La flatulenza si manifesta, oltre che con l’eccessiva emissione di gas, anche con un gonfiore addominale che può comportare crampi e dolori addominali se troppo alto. 

Se da una parte l’intestino agisce autonomamente eliminando la quantità di gas in eccesso, dall’altra è importante ricordare che dietro alla flatulenza possono nascondersi altre condizioni cliniche, tra cui:

Ecco perché non è un disturbo da sottovalutare se si ripresenta con una certa continuità: al contrario, è buona cosa confrontarsi con un medico.

Cosa causa la flatulenza notturna?

Può capitare che il disturbo si manifesti di notte, durante il sonno. Le cause della flatulenza notturna sono le stesse della flatulenza in generale e quindi comprendono l’alimentazione, le cattive abitudini legate al mangiare, lo stress, l’assunzione di antibiotici e farmaci che scompensano la flora batterica ed episodi di diarrea e stitichezza.

In alcuni soggetti la posizione sdraiata durante il riposo notturno può agevolare l’accumulo di gas eccessivo all’interno dell’intestino che viene quindi liberate di notte. Si tratta pertanto di una situazione comune e che interessa le persone di qualsiasi età. Il fatto che si manifesti di notte non è però motivo di minore disagio o imbarazzo, ai quali è facile porre rimedio seguendo alcune semplici indicazioni sul tipo di dieta che si assimila e lo stile di vita che si conduce. 

Qual è la differenza tra meteorismo e flatulenza?

Meteorismo e flatulenza sono spesso sovrapposti quanto a disturbi gastrointestinali. In effetti tra i due c’è una forte correlazione che coinvolge anche l’aerofagia.

  • L’aerofagia è causata dall’ingestione di aria perché il soggetto mangia velocemente e disordinatamente o perché parla mentre mastica.
  • Il meteorismo si caratterizza per la distensione addominale per la presenza eccessiva di gas nel tubo digerente, che a sua volta dipende anche dall’aria ingerita.
  • La flatulenza è l’ultimo passaggio, vale a dire l’emissione del gas intestinale eccessivo maleodorante.  

Quali sono i cibi che provocano flatulenza?

Una dieta equilibrata aiuta ad evitare episodi di flatulenza. È quindi buona cosa non esagerare nell’assimilazione di questi alimenti e bevande:

  • legumi come ceci, fagioli e lenticchie
  • latte e prodotti caseari
  • pane fresco e lieviti
  • cibi ricchi in grassi
  • verdure come cavolo, cavolfiore, rape e verza, cipolle, cardi
  • castagne
  • maionese
  • panna montata
  • chewing gum
  • caramelle
  • acqua e bibite gassate e ricche di anidride carbonica
  • vini frizzanti
  • spumanti.

Come fare per ridurre la flatulenza?

Per intervenire e ridurre la flatulenza si possono assumere dei probiotici e degli integratori che agevolano la digestione e regolano la flora intestinale. 

In secondo luogo occorre ridurre il consumo dei cibi e delle bevande che possono diventare fattore scatenante se troppo presenti nella dieta personale per dare spazio a quelli che invece non lo sono come:

  • le carni bianche
  • il pesce azzurro
  • i cereali non raffinati
  • verdure cotte e bollite
  • frutta non troppo dolce.

Allo stesso modo, dedicare al pasto un lasso di tempo corretto permette di mangiare con la giusta calma e tranquillità, masticando con cura il cibo e riducendo le probabilità di una cattiva digestione e di ingerire troppa aria: bocconi piccoli e lenti. 

Altri rimedi possono essere l’assunzione di acqua non frizzante e tisane ed effettuare dei massaggi addominali. 

Anche una regolare attività fisica come una camminata a passo veloce e la corsa favorisce un buon equilibrio intestinale, mentre bisogna evitare la vita sedentaria e ridurre o, meglio ancora, abolire del tutto il fumo.

Per quanto poi possa essere piacevole e rilassante, non bisogna coricarsi immediatamente dopo i pasti: va attesa un’ora prima di farlo.